Il presidente Roberto Cota ritiene la vittoria del sì al referendum sull’accordo per lo stabilimento Fiat di Mirafiori “un risultato importante, che sblocca investimenti e posti di lavoro. E’ anche un segnale incoraggiante in un contesto in cui è assolutamente necessario remare tutti nella stessa direzione. Adesso bisogna vigilare perché vengano effettuati tutti gli investimenti e mantenuti, anzi aumentati, i posti di lavoro..Incontrerò Marchionne, come ho già fatto diverse volte nell’ambito dei rapporti istituzionali – annuncia – Lo giudico una persona affidabile, che ha portato una ventata di novità che può essere utile”.
Cota ha reso noto di essersi tenuto costantemente aggiornato per tutta la notte sui risultati del referendum: “L’esito non mi ha sorpreso, perché avevo pronosticato un successo dei sì al 53%, invece poi è stato del 54. Non c’è qualcuno che ha vinto o qualcun altro che ha perso: la lettura che invito a fare è quella di un segnale importante per il mondo del lavoro e per tutti i lavoratori”.
L’assessore allo Sviluppo economico, Massimo Giordano, sostiene che “il risultato del referendum è molto positivo, un’apertura importante e mi auguro che le polemiche dei giorni passati siano superate dalla consapevolezza della necessità di ripartire a dialogare in modo costruttivo. Ora la situazione si apre a nuovi scenari di sviluppo per il nostro territorio che sono assolutamente in linea con gli interventi della Regione degli ultimi mesi e del futuro. Questa è l’ennesima dimostrazione del fatto che è possibile non rassegnarsi all’idea che la fabbrica del mondo sia stata spostata da un’altra parte, ma che, al contrario, il Piemonte abbia ancora molte opportunità da mettere in campo. E’ fondamentale nella fase delicata di questi mesi – aggiunge Giordano – continuare su questa strada: con l’approvazione delle linee guida del Piano della competitività abbiamo gettato le basi solide per dare un sostegno concreto alle imprese ed ai lavoratori, perché continuiamo a credere che il settore manifatturiero sia la spina dorsale della nostra economia”.
Per Claudia Porchietto, assessore al Lavoro e alla Formazione professionale, “è stata una vittoria sofferta, una vittoria oserei dire meramente tecnica che, pur svelando alcune ombre sulla capacità di Torino a guardare avanti, è però da considerarsi un primo punto di partenza per lavorare sullo sviluppo della città. Ora starà alle istituzioni, in primis nella Regione Piemonte, e alle parti sociali garantire che la fiducia che il 54% dei lavoratori di Mirafiori ha espresso per Fiat sia garantita da un piano industriale serio e puntuale che premi lo sviluppo socio-economico del Torinese” Siccome l’entrata a regime del piano sarà preceduta da un anno di cassa integrazione, Porchietto ritiene che “la Regione e la Provincia di Torino dovranno adoperarsi affinché questo tempo non vada sprecato ed anzi funga da opportunità per formare in modo adeguato i lavoratori, in modo che la loro preparazione sia un punto di eccellenza imprescindibile per il tessuto imprenditoriale che gravita sull’automotive. Nelle prossime settimane la Regione chiederà la convocazione di un tavolo tecnico per l’indotto, affinché l’attenzione di Fiat e delle istituzioni garantisca anche tutto quell’insieme di imprese che gravitano attorno al mondo del’auto”.