Il consiglio comunale aperto di mercoledì scorso, ha ospitato molti interventi tesi a illustrare il problema ormai non più rimandabile dell’emergenza abitativa in città.
Nel dibattito sono emerse alcune idee per dare concreta risposta al problema casa, senza ricorrere a nuove edificazioni, dunque con costi decisamente abbordabili per la collettività.
Tra queste segnaliamo la proposta dell’Udc, illustrata dal capogruppo in consiglio comunale Davide Arri e da Beppe Barolo, politico di lungo corso, eminenza grigia del partito centrista, che ha come obiettivo dichiarato quello di far ripartire il mercato degli affitti, praticamente fermo nonostante l’ampia disponibilità di alloggio disabitati.
Arri ha sottolineato come “il problema della crescente emergenza abitativa sia legato in modo inscindibile a quello della crisi occupazionale e delle politiche famigliari: senza lavoro e casa i giovani non possono formare una famiglia, cellula fondamentale della società”.
“Occorre dare risposte nuove ed efficaci, innanzitutto per utilizzare i circa 1.500 alloggi sfitti presenti in città. Il Comune deve fare due cose: da un lato, istituire un fondo di garanzia a beneficio dei proprietari”, per favorire la disponibilità a concedere in locazione i loro appartamenti, coinvolgendo le associazioni di categoria, il sistema bancario e quello assicurativo “dall’altro, deve guidare  una cabina di regia, che coinvolga tutti i soggetti attivi nel settore, in modo che la pluralità d’intervento abbia una sola mente e voce, eliminando sprechi e sovrapposizioni” ha proposto Arri.
Un’esperienza che ha già avuto successo in altri comuni e che può quindi dirsi ormai collaudata. Un intervento che avrebbe un impatto finanziario nel complesso modesto per l’amministrazione comunale, consentirebbe  a molte famiglie in situazione di bisogno di trovare casa e offrirebbe ai proprietari  la possibilità di locare i loro appartamenti a prezzi di mercato  senza il rischio di insolvenza del conduttore (garantito dal fondo comunale) o di danni alla abitazione (coperto dall’assicurazione convenzionata).
Per quanto concerne l’occupazione, Davide Arri ha affermato come “il Comune debba promuovere specifici incentivi ed agevolazioni, in modo da attirare le attività produttive, evitando di perdere ulteriori iniziative ed opportunità di lavoro che sono atterrate su altri territori a noi vicini”.
Il capogruppo dello scudocrociato, infine, ha concluso il suo intervento con alcune proposte sul sistema tariffario, rilanciando il tema del sostegno alle famiglie, cavallo di battaglia del partito di ispirazione cattolica: “occorre introdurre il quoziente famigliare per agevolare le famiglie con figli disabili e anziani a carico, rivedere le tariffe della sosta in città, introducendo correttivi a favore dei residenti nelle ZTL e ZTM che non dispongano di autorimessa e la sosta breve gratuita nelle vie e piazze ad alta densità commerciale, a beneficio dei piccoli esercenti”.
Massimiliano Bianco