E’ deflazione sui prezzi della frutta che fanno registrare una riduzione del 4,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in un’estate segnata da eventi estremi, con i raccolti distrutti dal caldo torrido. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi all’inflazione nel mese di luglio 2021.

“La produzione italiana di frutta estiva – sottolineano il presidente Coldiretti Asti Marco Reggio e il direttore Coldiretti Asti Diego Furia – è stata duramente compromessa con danni stimati complessivamente vicino al miliardo di euro per effetto dei cambiamenti climatici. A causa degli eventi estremi di cui siamo stati testimoni quest’estate, nella sola provincia di Asti, sono andati in fumo oltre mille ettari di colture per una stima di danni che ammonta a 3,5 milioni di euro tra produzioni e strutture duramente colpite”.

Intere coltivazioni sono andate in fumo o sono state gravemente danneggiate in un momento dove pesche nettarine, prugne, meloni e angurie raggiungono la maturazione e in cui la richiesta da parte del consumatore aumenta molto poiché questi frutti sono ottimi alleati per combattere l’afa e aiutano a idratarsi e a fare il pieno naturale di vitamine.

“In queste condizioni – concludono Reggio e Furia – per ottimizzare la spesa e non cadere negli inganni consigliamo di verificare sempre la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali”.