Si è tenuta nei giorni scorsi al Teatro Alfieri di Asti l’Assemblea dei Soci di Banca di Asti, alla presenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti che detiene il 37,82% delle azioni, di Banca Popolare di Milano che detiene il 13,65% e di numerosi piccoli azionisti, che raggiungono complessivamente il 48,53% delle azioni.
Nella relazione agli azionisti, il Presidente Aldo Pia ha fatto parlare i numeri per confermare il buono stato di salute della Banca e, più in generale, dell’intero gruppo bancario: 32,8 milioni di utile, oltre 463 mila clienti, 245 filiali bancarie, 77 sportelli non bancari, e circa 2000 persone impiegate di cui oltre 600 assunte dal 2006 a oggi. Sempre a livello consolidato, la raccolta totale tocca quasi i 15 miliardi di euro, gli impieghi a clientela superano i 7 miliardi di euro.

L’utile netto conseguito da Banca di Asti ammonta a 18,8 milioni di euro: il dividendo unitario è pari a 0,20 euro per azione corrispondente a 12 milioni di euro complessivi che saranno distribuiti agli azionisti. Il numero delle filiali è salito a 137, con l’apertura di Milano, Brescia, Bergamo e Padova.
“Pur in un contesto molto difficile che si protrae da un decennio, la Cassa di Risparmio di Asti ha continuato a svolgere il ruolo di partner dell’economia locale nei confronti del suo territorio storico oltre che delle nuove aree di insediamento – sono le parole del Presidente Aldo Pia –. I risultati realizzati hanno permesso di tener fede al patto con gli azionisti per ricambiare la loro fiducia, di rafforzare la banca grazie ad una previdente politica di accantonamento di una parte degli utili di esercizio, di creare un Gruppo bancario di significativa rilevanza e caratterizzato da indici di qualità strutturale e gestionale che lo pongono nella fascia migliore a livello nazionale”.
“Nel futuro di Banca di Asti c’è il mantenimento della propria autonomia, perseguita attraverso una attenta progettualità strategica, finalizzata a rendere più efficace la capacità competitiva sul piano commerciale e più efficiente l’organizzazione e i processi di lavoro – afferma Carlo Demartini, Amministratore Delegato -. Gli aspetti su cui ci concentriamo per affrontare il futuro si possono riassumere in 2 concetti: lo sviluppo delle tecnologie digitali finalizzate alla cura della relazione con il cliente anche a distanza e la riduzione, o meglio, la rimozione dei crediti deteriorati”.

L’Assemblea ha poi proceduto a reintegrare il Consiglio d’Amministrazione, dopo le dimissioni presentate nell’autunno scorso da Maurizio Rasero, a seguito degli impegni connessi alla sua nuova carica di Sindaco di Asti, nominando Secondo Rabbione, consigliere d’amministrazione uscente della controllata Biverbanca s.p.a..
Alla carica di vice presidente è stato nominato Ercole Zuccaro, presidente uscente della controllata Pitagora S.p.A.
La conferma degli attuali compensi al Consiglio d’Amministrazione, l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie e l’approvazione del documento sulle politiche di remunerazione hanno concluso la parte ordinaria.
Nella parte straordinaria l’Assemblea ha approvato le modifiche agli articoli 8 (intervento in assemblea) e 21 (modalità di partecipazione al Collegio Sindacale) e l’abolizione dell’art 32 (norme transitorie) dello Statuto.
Ha inoltre approvato la fusione per incorporazione in Cassa di Risparmio di Asti S.P.A. della società controllata SART – Società Astigiana Riscossione Tributi S.p.A