Perché scegliere l’Astigiano per realizzare i propri progetti? Ne parlano Hernanes, ex calciatore di Inter, Lazio e Juve; Gianfranco Lanci, top manager dei computer convertito al mondo del vino e Barbara Gibello, manager delle assicurazioni con la passione per i cavalli. 

S’intitola “Astigiano, inevitabile attrazione, i nuovi investimenti e progetti in agricoltura, come e perché” ed è il talk show previsto il 6 giugno, dalle 17 alle Cantine dei Marchesi Incisa della Rocchetta a Rocchetta Tanaro, con il quale Asti Agricoltura, aderente a Confagricoltura, apre la sua assemblea 2022. 

Sul palco, a raccontarsi in una sorta di confessione laica, ci saranno Anderson Hernanes, meglio conosciuto come “Il Profeta”, famoso ex calciatore brasiliano che ha militato in club della Serie A italiana (Inter, Lazio e Juventus) che a Montaldo Scarampi ha avviato un’azienda con vigne e cantina, che alla produzione vitivinicola affianca anche un ristorante e un resort; Gianfranco Lanci, top manager di livello mondiale nel campo dell’informatica (Lenovo, Acer e Texas Instruments), che, già patron di Cantine vinicole a La Morra (Dosio) nel Cuneese, ha esteso la sua attività vitivinicola a Canelli (Coppo e Villa Giada); e Barbara Gibello, già funzionario di compagnie assicurative oggi a capo di un allevamento di una pregiata razza di cavalli, la Frisona, con base a Valfenera, nel Nord dell’Astigiano.      

Dice Gabriele Baldi, produttore vinicolo di Costigliole d’Asti e presidente di Asti Agricoltura: “Sempre di più l’Astigiano è terra di investimenti in campo agricolo per imprenditori che, spesso, arrivano da fuori provincia e decidono di realizzare progetti impiegando anche ingenti risorse sul nostro territorio. Capire quali siano le motivazioni di questo fenomeno è strategico per pensare all’Astigiano del futuro, in ogni campo“.

Aggiunge Mariagrazia Baravalle, direttore della compagine di Confagricoltura ad Asti: “Con il talk show di Rocchetta Tanaro del 6 giugno, che sarà ospitato nella stupenda cornice delle Cantine Marchesi Incisa della Rocchetta, che ringraziamo fin d’ora per la disponibilità e la preziosa collaborazione, vogliamo cominciare ad analizzare i perché e in che modo l’Astigiano stia diventato spunto di “inevitabile attrazione” per professionisti e manager di altissimo livello che, evidentemente, hanno colto potenzialità e appeal importanti. Il nostro evento – annota ancora Mariagrazia Baravallepunta a porre un primo tassello per una visione d’insieme che, attraverso la testimonianza di chi ha scelto la nostra provincia per investimenti e progetti in campo agricolo, sottolinei tutte le qualità, espresse e ancora da esprimere, dell’Astigiano, anche e soprattutto a favore degli imprenditori locali che possono, così, cogliere al meglio le potenzialità del territorio“.

Insomma un evento, quello del 6 giugno, per ritrovare consapevolezza delle proprie migliori caratteristiche agroimprenditoriali. “Che non deve essere solo autostima o celebrazione di sé – precisa Baldi – ma anche attenzione, ascolto, studio e preparazione ad affrontare le sfide  di domani, magari partendo dalle storie di chi, da esterno, ha colto aspetti particolari e strategici dell’Astigiano“.