Domani, 27 novembre, dalle 10 alle 12, i restauratori piemontesi manifesteranno davanti alla sede della Direzione regionale beni culturali del ministero in piazza san Giovanni 2 a Torino. Una delegazione sarà ricevuta alle 10.30 dal prefetto Paolo Padoin al quale verrà consegnato un documento per portare alla sua attenzione i principali motivi di disagio della categoria. Mentre un’altra delegazione verrà ricevuta alle 11.30 dalla direttrice Liliana Pittarello.
Anche il vicepresidente della Regione Piemonte, Paolo Peveraro, ha recentemente scritto al ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi sollecitando un suo intervento a tutela della categoria.
Le procedure telematiche previste per ottenere la qualifica di restauratore e per la verifica dei requisiti richiesti per sostenere l’esame d’idoneità, la scadenza ravvicinata del 31 dicembre e la complessità della documentazione da produrre al ministero dei Beni Culturali costituiscono ulteriori difficoltà per le imprese che, conseguentemente, non saranno in condizione di continuare a lavorare.
“C’è poi il paradossale pericolo – avverte Valter Vinai, presidente dei restauratori di Confartigianato Asti – che un restauratore specializzato in arte lignea, una volta ottenuta la qualifica professionale, possa intervenire anche su quadri e affreschi”.