La consigliera regionale Angela Motta (Pd) ha presentato una interrogazione urgente alla Giunta regionale sul forte aumento di casi di SLA tra gli agricoltori. “Come intende muoversi la Giunta regionale di fronte a questa nuova situazione che si è creata? Come intende tutelare la salute degli agricoltori piemontesi?”, chiede Motta.
“La SLA – ricorda Angela Motta , -è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso con esito mortale le cui cause, pur essendo ancora ignote, sono riconducibili ad alterazioni del codice genetico. L’incidenza della SLA sulla popolazione è in costante aumento negli ultimi anni: è recente la notizia di ben 123 nuovi casi diagnosticati nel 2011 in Piemonte tra gli agricoltori, con un’incidenza di gran lunga superiore alla media”.
La procura di Torino ha aperto un fascicolo d’indagine su tale abnorme aumento dei casi di SLA tra gli agricoltori, ipotizzando che la grave patologia sia da correlare all’uso di pesticidi in agricoltura. “Risulta peraltro – precisa la consigliera -, che alcune categorie di pesticidi siano effettivamente in grado di produrre alterazioni genetiche. Per questo è necessario un immediato intervento della Giunta regionale, per scongiurare il diffondersi di una malattia terribile per gli effetti che produce”.
Sul tema è intervenuto anche il responsabile regionale PD per le politiche agricole, Giorgio Ferrero: “Ancora una volta in Piemonte si devono fare i conti con possibili danni alla salute umana e all’ambiente causati dalle multinazionali della chimica e degli ogm. E’ giunto il tempo di rivedere il meccanismo delle procedure di autorizzazione per questi settori che di fatto scaricano i danni sulla collettività, senza che i veri responsabili siano tenuti a risponderne direttamente.  La Regione Piemonte, che ha un ruolo primario  riconosciuto sui temi dell’agricoltura e dell’alimentazione, dovrebbe attivarsi a livello nazionale ed europeo per rivedere alla radice questo pericoloso sistema”.