Giovedì 5 novembre, ad un anno esatto della presentazione della piattaforma per il rinnovo del Contratto nazionale, i lavoratori metalmeccanici della Provincia di Asti sciopereranno per 4 ore all’uscita nell’ambito dello sciopero nazionale proclamato da FIM – FIOM – UILM. “Per il momento non sono previste manifestazioni od altre forme di lotta che includano assembramenti, visto il periodo – spiega Mamadou Seck, segretario provinciale della Fiom Cgil “ -. Lo sciopero nasce dall’interruzione della trattativa da parte di Federmeccanica/Assistal che rigetta gli aumenti economici richiesti nella piattaforma”. Infatti, la proposta formulata da Federmeccanica e Assistal sul salario non riconosce ai lavoratori alcun aumento. “Non possono pretendere la pace sociale negando gli aumenti salariali ai lavoratori che hanno pagato e continuano a pagare pesantemente la pandemia – prosegue Seck  -L’uscita dall’emergenza sanitaria e il rilancio economico del Paese passano anche attraverso il rinnovo del contratto nazionale che garantisca diritti e reddito alle lavoratrici e lavoratori. Va confermato il sistema su due livelli, con il ruolo generale del CCNL sulle normative e sulla tutela del potere d’acquisto del salario, insieme alla qualificazione ed estensione della contrattazione di secondo livello aziendale e territoriale”. I sindacati chiedono la difesa dell’occupazione con il mantenimento del blocco dei licenziamenti e il rilancio dell’industria metalmeccanica, l’incremento dell’8 % dei minimi contrattuali, la tutela della sicurezza e la salute dei lavoratori, il miglioramento e il riconoscimento delle competenze professionali, la contrattazione e regolamentazione del Smart working tenendo presente la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la stabilizzazione dei lavoratori precari per contrastare ogni forma di dumping contrattuale. “Infine,” conclude il segretario della Fiom “ribadiamo la volontà di giungere ad un contratto in grado di rinnovare qualitativamente le relazioni industriali, avviare una nuova politica industriale migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l’occupazione, far ripartire gli investimenti pubblici e privati.”

Paolo Viarengo