Prosegue sui luoghi di lavoro la manifestazione indetta per oggi dalle tre sigle sindacale per protestare contro le mancanze ed i ritardi nella gestione del coronavirus nelle Rsa piemontesi. Gli operatori socio sanitari stanno indossando la fascia nera al braccio in segno di lutto. Lutto per gli ospiti, che non ci sono più e che invece, ci sarebbero potuti ancora essere. Lutto per i tanti colleghi che hanno contratto la malattia e per gli altri, che nonostante tutto, continuano a lavorare. Lutto per una gestione dell’emergenza che non pensa ad individuare gli errori commessi per provare a salvare delle vite pensa solo su chi scaricare le colpe. La manifestazione ha avuto anche un momento, questa mattina, davanti alla prefettura di Asti, in cui alcune decine di operatori hanno portato il loro grido di dolore alle autorità. Ovviamente nel rispetto delle distanze interpersonali, con mascherine e con tutte le cautele necessariamente previste dalle misure di contenimento del covid19. Misure che devono essere rispettate davanti alla prefettura e, ancora di più, avrebbero dovute, devono e dovranno essere rispettate nelle Rsa.
Paolo Viarengo