Secondo gli ultimi dati forniti da Unioncamere Piemonte, a fine dicembre 2023 le imprese femminili con sede in Piemonte ammontavano a 94.690, in diminuzione di circa 900 unità rispetto a quanto registrato nel 2022, circa 4mila in meno rispetto a dieci anni prima. La crisi generalizzata e il processo di ridimensionamento che ha coinvolto tutte le attività produttive del Piemonte ha riguardato, quindi, anche le imprese femminili che rappresentano il 22,4% delle circa 423mila realtà con sede legale sul territorio regionale.

I dati forniti da Unioncamere Piemonte dicono che le quasi 95mila imprese femminili registrate in Piemonte rappresentano il 7,1% delle realtà imprenditoriali guidate da donne presenti in Italia. Il Piemonte rappresenta la sesta regione per numerosità di aziende “in rosa”.

Unioncamere Piemonte sottolinea come circa un’azienda su quattro opera nel settore del commercio, il 12,8% è guidato da straniere, il 10,5% da giovani imprenditrici e il 20,9% è artigiana: è questo l’identikit delle imprese femminili registrate in Piemonte.

 Secondo Unioncamere Piemonte il 2023 ha visto nascere sul territorio regionale meno realtà amministrate da donne di quante, invece, ne sono cessate: il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ha registrato, infatti, 5.836 iscrizioni di nuove imprese (49 in meno rispetto al 2022), a fronte delle 6.293 che hanno invece posto fine alla propria attività (124 in più rispetto al 2022, valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio). Il saldo tra i due flussi è risultato, così, negativo per 457 unità, traducendosi in un tasso di crescita del -0,5%.

E ancora secondo Unioncamere Piemonte la componente femminile del tessuto imprenditoriale piemontese registra, per il 2023, un risultato in termini di natimortalità peggiore rispetto al dato complessivo regionale (+0,1%). Anche il confronto temporale e quello territoriale penalizzano questa porzione del sistema economico locale: il risultato è stato infatti peggiore sia rispetto a quello messo a segno dallo stesso nel 2022 (-0,3%), sia soprattutto rispetto a quello registrato nel 2023 dalla quota rosa del sistema imprenditoriale a livello complessivo nazionale (+0,5%).

“L’imprenditoria femminile riveste un ruolo fondamentale nell’economia italiana e piemontese, mostrando una capacità di adattamento nei confronti dei sempre nuovi scenari imprenditoriali che man mano si presentano e nei confronti delle congiunture negative che attualmente sta vivendo – è il commento rispetto ai dati di Unioncamere Piemonte sulle imprese femminili di Sara Origlia, Presidente del Movimento Donne impresa di Confartigianato Piemonte -. Una tenacia e una capacità di superare le diverse crisi, da quelle internazionali a quelle politiche locali che sorprende da anni. Purtroppo i dati confermano che la crisi generalizzata che sta vivendo l’intero tessuto produttivo ha aggravato i problemi che esistevano già e le imprese femminili che rappresentano il segmento imprenditoriale più “debole” sono quelle maggiormente colpite. Lo sforzo delle imprese femminili va incoraggiato e sostenuto con un impegno altrettanto energico da parte di chi guida il Paese  per modificare un contesto spesso ancora ostile alla libertà d’iniziativa economica delle imprenditrici. Incentivare la partecipazione femminile all’attività d’impresa,  supportandone le competenze e la creatività per l’avvio di nuove iniziative economiche e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, è la strada giusta per una società più equa e inclusiva”.