Piene di voci, la Sala Bordone di Villafranca, a raccontare quanto è difficile trovare un lavoro se non si è più giovani, per di più passati attraverso vertenze lunghe e travagliate: “Arriviamo da Embraco, 500 persone a casa: il mondo del lavoro non investe su chi ha più di 50 anni”. Oppure non riuscire a far fruttare l’esperienza maturata (“Lei è troppo qualificato, costa troppo”) o essere penalizzati fin dalla partenza: “Sono invalida, per me non c’è mai nulla”. 

Una sessantina le persone che, nei giorni scorsi, hanno riempito la sala per l’incontro “Prepararsi a lavorare: le opportunità del territorio” promosso da Centro per l’impiego di Asti, Comune e Cpia. Una minoranza i giovani presenti che hanno raccontato di qualche esperienza lavorativa già fatta: “Io ho 35 anni, già dopo i 30 si fa fatica a trovare un posto che dia garanzie”; “Ci sono ancora pregiudizi, solo perché sono un ragazzo e porto la coda di cavallo vengo giudicato negativamente”. 

A una platea composita, anche con persone disperate (“Io sono disposto a fare qualsiasi lavoro per vivere”), l’incontro in Sala Bordone ha fornito indicazioni operative su dove e come cercare occupazione in un territorio come quello astigiano che non riesce a trovare figure come l’elettricista, l’addetto paghe e contabilità, l’infermiere, il fresatore. Su richiesta del sindaco Anna Macchia, presente all’incontro con l’assessore alla Cultura Delfina Noto, nel sito web “Io lavoro” del Centro per l’impiego si è navigato in diretta per vedere quali mansioni  sono ricercate, in questo momento, da imprese villafranchesi: addetto contabile, consegnatario, meccanico di macchine agricole. 

“Il Comune – ha ricordato il primo cittadino – ha visto andare deserti, ancora in tempi recenti, alcuni bandi per i cantieri di lavoro: sono occupazioni di un anno, un tempo limitato è vero, ma che rappresentano comunque un aiuto. Nei prossimi mesi riproveremo, ci auguriamo che stavolta i candidati non vengano a mancare”. 

Da parte di Marina Porta, responsabile del Centro per l’impiego, e dei suoi collaboratori la disponibilità a ricevere individualmente in sede chi, in sala, ha espresso la necessità di approfondire la propria situazione in relazione alla ricerca di un’occupazione, ai profili che il mercato del lavoro richiede e ai tipi di contratto che le aziende propongono. Pochi, nel pubblico, i giovani presenti che ancora studiano, interessati ad approfondire il tema dell’orientamento scolastico. 

Durante l’incontro i rappresentanti del Cpia (il direttore Davide Bosso e l’insegnante Maura Della Longa) hanno sottolineato più volte l’importanza della formazione professionale per migliorare le competenze. L’Istituto statale di istruzione per adulti di Asti, che a Villafranca può contare su una sede messa gratuitamente a disposizione dal Comune, ha già avviato il corso di inglese (12 iscritti) e presto allestirà il laboratorio di informatica, iniziativa significativa sapendo l’importanza che rivestono le conoscenze digitali per chi cerca lavoro. 

In corso anche le lezioni per l’alfabetizzazione e l’apprendimento dell’italiano da parte degli stranieri (41 studenti), mentre frequentano in 11 le lezioni per diploma di licenza media, obiettivo non irrilevante se si considera che le chiamate al lavoro della pubblica amministrazione includono questa soglia scolastica. Da ricordare: le iscrizioni sono tuttora aperte, la frequenza è gratuita e il ventaglio complessivo dell’offerta formativa è piuttosto ampio. Per approfondire: https://cpia1asti.edu.it/