Ieri ad Asti il consiglio comunale e quello provinciale hanno votato un ordine del giorno volto a favorire le decisioni sul futuro della Way-Assauto, la storica fabbrica di Asti (248 dipendenti – produzione ammortizzatori per autoveicoli) da due anni in crisi.
Il documento firmato anche dalle organizzazioni sindacali è stato inviato al tribunale di Asti e al Ministero del Lavoro.
Al tribunale si chiede di procrastinare la data fissata per esaminare l’istanza di fallimento. Al ministero di voler esaminare le richieste di acquisto in tempi stretti per dare il nulla osta all’imprenditore che con l’acquisto assicuri la permanenza ad Asti delle lavorazioni.
Tra le ultime richieste c’è la multinazionale cinese “Jilin Donguang”. Nei giorni scorsi Angelo Pavone, rappresentante europeo dell’importante gruppo industriale , ha visitato la fabbrica astigiana dichiarando il suo interessamento e l’impegno di tenere le lavorazioni negli stessi capannoni.