Ci appelliamo al sistema bancario affinché sostenga la ripresa economica ed in particolare il tessuto delle piccole e medie imprese che dimostra di avere grandi potenzialità”: l’ha detto il presidente della Camera di Commercio, Mario Sacco, intervenendo oggi pomeriggio alla presentazione del Rapporto annuale della Banca d’Italia sull’economia piemontese.
Aprendo i lavori del convegno ospitato a Palazzo Borello, Sacco non ha mancato di sottolineare che la crisi economica ha indebolito fortemente il tessuto imprenditoriale astigiano, con pesanti ripercussioni sul fronte occupazionale. Due dati destano in particolare preoccupazione: l’incremento della cassa integrazione e la disoccupazione giovanile: “Un giovane su tre sotto i 25 anni non studia e non lavora”, ha evidenziato Sacco.
Tra le nuvole della crisi spicca tuttavia qualche raggio di sole che invita all’ottimismo: il mercato estero è in ripresa. Il primo trimestre del 2011 ha fatto segnare un incremento del 12,4% per i prodotti astigiani rispetto allo stesso periodo del 2010.
Al convegno di Bankitalia sono intervenuti il presidente dell’Unione Industriale di Asti Erminio Renato Goria, il direttore generale della Cassa di Risparmio di Asti Carlo Demartini, il direttore della sede torinese di Banca d’Italia Marcello Callari. Cristina Fabrizi, esperta della divisione Analisi e Ricerca economica territoriale della sede torinese di Banca d’Italia, ha illustrato il rapporto sull’economia piemontese.