In Provincia di Asti la distribuzione dei medici di famiglia è poco omogenea e penalizza chi vive nei paesi. Propongo una revisione degli ambiti più consona alle esigenze dei cittadini, per impedire che la scelta del proprio medico non sia imposta, ma libera”. La vicepresidente del Consiglio regionale, Mariangela Cotto, ha presentato una interrogazione a palazzo Lascaris, sollevando nell’assemblea regionale un problema segnalato sia da amministratori che da utenti.
Nella nostra provincia – spiega Cotto – sono operativi 159 medici, suddivisi in otto ambiti. La distribuzione non è però equilibrata perché alcuni ambiti, pur comprendendo molti Comuni, possono contare sulla presenza di soli tre, al massimo quattro dottori. A differenza dell’ambito di Asti, Isola e Mongardino che può contare sulla disponibilità di 63 medici. Sarebbe importante un confronto tra i sindacati di categoria per ragionare sull’opportunità di ampliare, a richiesta dei sindacati, gli ambiti stessi di appartenenza. Un modo per porre fine a problematiche diffuse, come la mancanza di intesa tra paziente e medico, oppure la non disponibilità di chi ha già superato il proprio massimale”.
A questo proposito la vicepresidente Cotto propone inoltre di “valutare insieme ai medici di medicina generale le condizioni delle deroghe, che sono di scelta del medico anche fuori dal centro di residenza, ad esempio per motivi di lavoro”.