“Il valore universale dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato è stato riconosciuto dall’UNESCO. Proprio per questa ragione occorre concentrare gli sforzi per migliorare il dossier di Candidatura fornendo risposta alle osservazioni all’Icomos, istituto con cui si avranno i necessari contatti nelle prossime settimane” – dichiara il vice presidente della Regione Piemonte, Ugo Cavallera.
Come precisato nell’incontro avvenuto presso la storica sede “Gancia” di Canelli, sarà intensificato il coordinamento strategico con il MIBAC (Ministero per Beni e le Attività Culturali) da parte della Regione unitamente alle Province di Alessandria, Asti e Cuneo e l’Associazione Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli. L’aggiornamento del dossier di Candidatura sarà eseguito da Siti avvalendosi anche di apporti professionali specifici sulle tematiche che riguardano la filiera del vino.
Dopo l’approvazione del Piano Territoriale Regionale avvenuta a luglio del 2011, l’Assessorato all’Urbanistica ha predisposto l’aggiornamento del Piano Paesaggistico Regionale da sottoporre alla definitiva approvazione del Consiglio Regionale. “Anche mediante il PTR si rafforzerà la tutela dei territori di Langhe-Roero e Monferrato, interessati dal dossier di Candidatura, consolidando definitivamente le varianti urbanistiche autonomamente adottate da ciascuno dei Comuni interessati” ricorda l’Assessore all’Urbanistica e Programmazione Territoriale.
La complessità di una candidatura, consistente in una “serie di siti” che complessivamente rendono speciale la proposta stessa all’interno della quale ciascun sito deve rispondere ai criteri e agli obiettivi indicati nel dossier, richiede una forte coesione dei territori interessati ed un’opera d’informazione e comunicazione indirizzata ai Comuni della varie zone.
“Oltre all’impegno degli Enti territoriali sarà determinante il permanere del sostegno da parte delle Fondazioni di origine bancaria in questa fase delicata al fine di addivenire all’iscrizione nel Patrimonio Unesco dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato“ conclude Cavallera.