Nell’ambito della consueta collaborazione tra Unioncamere Piemonte, Confindustria Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese, Unioncamere Piemonte ha presentato oggi i dati della 175ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nel mese di luglio 2015 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2015, e ha coinvolto 1.201 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 96.376 addetti e un valore pari a circa 50 miliardi di euro di fatturato.   Nel II trimestre 2015 la produzione industriale regionale registra una crescita del 2,2% rispetto all’analogo periodo del 2014. Si tratta di un risultato particolarmente importante che, dopo la sostanziale stabilità manifestata nei primi tre mesi del’anno, conferma il trend di crescita che aveva caratterizzato il comparto nel 2014. Il risultato del II trimestre 2015 appare ancora più significativo se si tiene conto del fatto che la variazione viene calcolata rispetto al II trimestre 2014, periodo in cui la produzione si era incrementata del 4,2%.   “I dati presentati oggi non possono che confortarci sul fatto che il mercato italiano si stia riprendendo, parallelamente a quello estero. Da diversi trimestri non vedevamo risultati positivi in tutte le province piemontesi e in più settori. Possiamo affermare che siamo di fronte alla ripresa dell’intero settore manifatturiero: un risultato decisamente incoraggiante, frutto del lavoro incessante e della caparbietà sorprendente delle nostre imprese che, con coraggio, hanno continuato ad adottare politiche di investimento e di valorizzazione dei propri prodotti e processi. Le Camere di commercio, soprattutto grazie ad attente politiche di internazionalizzazione, continuano ad essere dalla parte delle imprese – vera locomotiva della ripresa -, della qualità delle loro merci riconosciute in tutto il mondo e della capacità di aprirsi ai mercati esteri” ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello.   “I dati presentati da Unioncamere Piemonte descrivono quello che probabilmente si rivelerà essere, per l’industria piemontese, il periodo più dinamico del 2015, come del resto già anticipato dal nostro sondaggio qualitativo – ha commentato Gianfranco Carbonato, Presidente di Confindustria Piemonte . Gli ultimi dati sembrano confermare che questo trend di moderata crescita sia destinato ad assestarsi. Non vanno tuttavia trascurati alcuni recenti segnali di tensione nei mercati internazionali, a partire dal rallentamento dei Bric, mercati per noi strategici”.   “Sono segnali importanti che indicano il consolidarsi di un trend di ripresa – ha dichiarato Attilio Ghiglione, deputy Regional Manager Nord Ovest di UniCredit – confermati anche dall’andamento dei nostri finanziamenti a famiglie e imprese in Piemonte. Nei primi otto mesi del 2015 UniCredit ha infatti erogato a supporto della ripresa economica in Piemonte oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro, con una notevole crescita percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+50%). Se da un lato stiamo assistendo quindi a un costante consolidamento dei finanziamenti alle famiglie, constatiamo anche il perdurare di una decisa crescita di richiesta di finanziamenti da parte delle imprese. La ripresa dell’economia si sta rafforzando e anche i nostri analisti stanno rivedendo al rialzo le previsioni sulla crescita su base nazionale, precedentemente prevista per un +0,6% nel 2015. Stiamo assistendo infatti a una ripresa dei consumi: la stavamo aspettando perché l’inflazione bassa sostiene il potere d’acquisto. Ed è incoraggiante il fatto che la fiducia dei consumatori si mantenga su livelli elevati, rafforzando la ripresa. In questa sede è particolarmente importante tuttavia sottolineare l’elemento positivo della dinamica degli investimenti delle imprese”.   “Siamo particolarmente soddisfatti dell’andamento dell’economia piemontese che conferma nei risultati le nostre previsioni e sensazioni di inizio anno – evidenzia Cristina Balbo, Direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo -. Da gennaio ad agosto in Piemonte abbiamo erogato finanziamenti a medio-lungo termine per 1,4 miliardi, con una percentuale di crescita rispetto allo stesso periodo del 2014 pari a quasi il 50% per le aziende e al 60% per le famiglie consumatrici (mutui e prestiti). L’eccellenza la rileviamo sempre nei distretti, tra i più brillanti di Italia, grazie all’accelerazione nei nuovi mercati e alla costante crescita negli Stati Uniti ma anche in Europa. In questo ambito stiamo operando con strumenti innovativi come il programma filiere che va a sostenere i piccoli e medi fornitori di grandi aziende eccellenti, favorendo l’accesso al credito e trasferendo i vantaggi competitivi di prezzo del capo filiera. Considerato che i fornitori delle aziende capofila sono concentrati per circa il 70% a livello regionale, l’operazione sarà strategica in termini di crescita. In Piemonte sono già 7 le aziende capofila che hanno aderito, coinvolgendo 500 piccoli e medi fornitori per un giro di affari di 900 milioni di euro e 800 dipendenti. Altri 30 accordi sono in corso di chiusura. Aggiungo che i mercati esteri continueranno ad essere il principale driver di crescita per le nostre imprese, che devono puntare sull’innovazione per aumentare la loro competitività. Il Piemonte è leader in Italia, ma è necessario che continui a investire per crescere ulteriormente. Noi siamo pronti a sostenere le nostre aziende in ogni fase del processo di innovazione e di internazionalizzazione e su questo concentreremo i nostri sforzi non solo di supporto creditizio”.   Piemonte: il II trimestre 2015 in sintesi

Produzione industriale: +2,2% rispetto al II trimestre 2014 Ordinativi interni: +0,9% rispetto al II trimestre 2014 Ordinativi esteri: +2,4% rispetto al II trimestre 2014 Fatturato totale: +3,1% rispetto al III trimestre 2013 di cui estero: +4,4% rispetto al II trimestre 2014 Grado di utilizzo degli impianti: 64,9% (60,5% nel II trimestre 2014)   Conferme positive sullo stato di salute del comparto manifatturiero arrivano anche da tutti gli altri indicatori. Gli ordinativi crescono sia sul mercato interno (+0,9%) che su quello estero (+2,4%). Il periodo aprile-luglio evidenzia anche risultati positivi per il fatturato: quello totale segna un +3,1%, mentre la componente estera si sviluppa del 4,4%. L’aumento dell’output coinvolge la maggior parte dei settori produttivi, ad eccezione di quello dei mezzi di trasporto, che segna una flessione del 2,0%. L’incremento più sostenuto appartiene all’industria della chimica gomma plastica, che registra una crescita tendenziale della produzione industriale del 5,1%; seguono le industrie meccaniche (+4,4%) e quelle elettriche ed elettroniche (+4,2%). Manifestano una crescita superiore al dato medio regionale anche il comparto dei metalli (+3,7%) e l’industria tessile e dell’abbigliamento (+2,9%). Positivi, ma con crescite meno intense, i risultati conseguiti dall’industria del legno e del mobile (+2,0%) e da quella alimentare (+1,6%). La performance del comparto manifatturiero regionale rappresenta la sintesi degli andamenti positivi manifestati in tutte le province piemontesi. Cuneo realizza la crescita più intensa, registrando una variazione tendenziale della produzione industriale del 4,4%. Segue il Verbano Cusio Ossola, con un incremento dell’output prodotto del 3,9% rispetto al II trimestre del 2014. Si evidenziano dati superiori alla media regionale anche per Asti (+3,0%) e Novara (+2,5%). In linea con il dato piemontese il risultato di Biella (+2,2%), mentre risultano sempre positivi, ma con crescite produttive di minore intensità, le realtà territoriali di Alessandria (+1,6%), Torino (+1,5%) e Vercelli (+1,2%).