Nel 2014 il valore delle esportazioni piemontesi ha raggiunto i 42,8 miliardi di euro, registrando un incremento del 3,3% rispetto al 2013. Valutando le singole performance trimestrali, si rileva come l’aumento del valore delle vendite all’estero sia frutto della dinamica positiva registrata in tutti e quattro i trimestri dell’anno: alla variazione del +6,9% del I trimestre 2014 hanno fatto seguito, infatti, quelle del +1,9% e del +1,3% del II e III trimestre. Nel periodo ottobre-dicembre 2014 l’export piemontese è poi aumentato del 3,2% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Anche sul fronte delle importazioni il 2014 registra un incremento rispetto all’anno precedente (+3,1%): il valore dell’import piemontese di merci è risultato pari a 27,8 miliardi di euro. Il saldo della bilancia commerciale permane, dunque, di segno positivo, raggiungendo i 14,9 miliardi di euro, a fronte dei 14,4 dell’anno precedente. “L’export si conferma ancora una volta il vero motore trainante dell’economia piemontese, che chiude il 2014 con un dato superiore alla media nazionale – commenta Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte -. La crescita delle nostre esportazioni sia verso partner tradizionali come Germania che verso mercati più lontani come la Cina testimonia la qualità delle nostre produzioni, conosciute e richieste in tutto il mondo. In questo scenario, il compito delle Camere di commercio è continuare ad affiancare le imprese, soprattutto le matricole, nei loro processi di internazionalizzazione, promuovendone le partecipazione a progetti transnazionali, rafforzando la presenza del sistema produttivo locale sui mercati esteri, valorizzando le eccellenze produttive del territorio”. L’incremento realizzato dalle esportazioni regionali risulta superiore rispetto al dato medio italiano (+2,0%). Disaggregando il dato nazionale, si rileva un andamento positivo per tutte le ripartizioni territoriali ad eccezione dell’Italia insulare (-13,8%). L’Italia nord-orientale registra la crescita più ampia (+3,5%), seguita da quella centrale (+3,0%), nord-occidentale (+2,2%) e meridionale (+1,1%). Nel 2014 le regioni che hanno contribuito maggiormente alla crescita dell’export nazionale sono state l’Emilia Romagna (+4,3%), la Lombardia (+1,4%), il Veneto (+2,7%), il Piemonte (+3,3%) e le Marche (+7,5%). Il Piemonte si conferma, dunque, la quarta regione esportatrice, con una quota del 10,7% delle esportazioni complessive nazionali, in lieve aumento rispetto al 10,6% del 2013. L’aumento dell’export non ha coinvolto tutti i principali comparti. Le esportazioni di mezzi di trasporto sono cresciute del 9,5% rispetto al 2013 (incremento sostenuto dagli autoveicoli e non dai componenti autoveicolari), confermandosi il primo settore per rilevanza rivestita sul totale dell’export regionale (24,8%). Al secondo posto troviamo le esportazioni della meccanica, che rappresentano il 19,5% del totale piemontese (aumentate del 1,8%). Le vendite all’estero di prodotti alimentari piemontesi sono cresciute del 3,8%, attestandosi a 4,3 miliardi di euro. I prodotti del tessile ed abbigliamento, che si collocano in quarta posizione con una quota del 7,3% dell’export regionale, hanno manifestato una sostanziale stabilità rispetto al 2013 (-0,3%). Positivo l’andamento dell’export degli articoli in gomma e materie plastiche (+1,3%), mentre appare deludente la performance manifestata dal comparto dei metalli (-11,0%). Analizzando la destinazione delle vendite piemontesi oltre confine si osserva come il principale bacino di riferimento risulti, anche nel 2014, l’Ue 28, che convoglia il 57,5% dell’export regionale contro il 42,5% destinato ai mercati extra-Ue 28. La quota detenuta nel 2014 dall’Unione europea appare in leggero aumento rispetto al 2013, grazie ad un incremento dell’export del 3,7% verso quest’area. La dinamica positiva è il frutto della crescita delle esportazioni verso la Germania, tornato primo partner commerciale della regione (+2,3%), il Regno Unito (+2,7%), la Spagna (+5,8%) e la Polonia (+23,3%). Appare in aumento anche la vendita di prodotti piemontesi verso tutti gli altri principali mercati europei, ad eccezione di quelli francese (-0,3%) e austriaco (-4,8%). Le esportazioni dirette ai Paesi extra-Ue 28, a differenza degli scorsi anni, hanno dimostrato una vivacità meno intensa, crescendo del 2,7%, contro l’8,2% registrato nel 2013. Sono risultate molto positive le dinamiche dell’export verso gli Stati Uniti (+21,8%) e la Cina (+18,9%), mentre hanno subìto un’intensa contrazione quelle verso la Svizzera (-5,0%), il Brasile (-20,0%) e la Russia (-13,9%).