La Provincia di Asti si è presentata alla Sezione Regionale della Corte dei Conti del Piemonte lo scorso 5 febbraio per l’esame del piano di riequilibrio pluriennale. All’incontro sono intervenuti il presidente  Marco Gabusi, il segretario generale Alessandro Casagrande, il dirigente della Ragioneria Angelo Marengo e la funzionaria Elena Monferini. I fatti: la procedura del piano di riequilibrio era stata attivata a fine anno 2014, quando l’ente di Piazza Alfieri aveva subito una drastica riduzione dei trasferimenti accompagnata dalla richiesta di contributi alla finanza pubblica. L’iter ha avuto una lunga istruttoria presso la Direzione Centrale della finanza locale del Ministero dell’Interno, terminata nel dicembre 2018. La Corte ha confermato la conclusione positiva del procedimento come già avvenuto da parte del Ministero dell’Interno, sottolineando come le criticità finanziarie siano state arginate da misure virtuose messe a punto dall’amministrazione negli ultimi anni in particolare modo la riduzione delle spese di personale e delle spese di gestione, come auto, telefonia, ecc. La Corte dei Conti monitorerà semestralmente l’andamento degli equilibri finanziari della Provincia. Al mantenimento degli equilibri concorrerà il contributo per le Province previsto dalla Legge di bilancio 2019 per la manutenzione di strade e scuole che, per la Provincia di Asti è pari ad oltre 3.2 milioni di euro. Particolarmente soddisfatto il presidente Gabusi: “Questo straordinario risultato non è una vittoria personale – dichiara – ma il lavoro sinergico tra Amministrazione e dipendenti, un lavoro di squadra. Abbiamo chiesto e fatto sacrifici è vero, ma ne è valsa la pena. Per rendere possibile la gestione dell’ente abbiamo dovuto adottare misure drastiche ma indispensabili e coerenti: solo chi ha conosciuto la realtà degli enti locali in dissesto sa quanto sia stato importante non portare la Provincia in questa condizione. Gli sforzi hanno consentito non solo di garantire servizi minimi ma anche di pagare puntualmente i fornitori, senza creare un disagio economico al territorio e alle sue aziende. Un plauso all’ingente lavoro svolto dal Servizio Finanziario dell’ente, che ha saputo presentare, ogni qualvolta richiesto dal Ministero, deduzioni volte a chiarire ogni elementi”.