Sono stati presentati oggi ufficialmente in Regione i dati sui flussi turistici 2008 e le anticipazioni del primo trimestre 2009. Per quanto riguarda “l’area delle Colline”, che comprende Asti, Roero, Langhe e Monferrato,  per il 2008 gli arrivi crescono del 5,4 % e le presenze del 6,8%. In particolare per la provincia di Asti l’incremento delle presenze è del 6%, con un dato di 242.231 unità e dello 0,76 % sugli arrivi, pari a 96.171 unità. Dall’analisi dei mercati cresce il turismo di prossimità e aumentano i flussi del mercato domestico. A differenza di altre aree  il turismo da paesi esteri, in particolare del nord Europa, non subisce flessione.

“In un momento difficile per l’economia in generale – dichiara l’assessore provinciale con delega al turismo Giovanna Quaglia –  con l’Italia che in campo turistico fatica a mantenere la sua quota di mercato, questi dati dimostrano che l’offerta turistica di qualità del nostro territorio può essere vincente. Infatti – continua Quaglia, che è anche vicepresidente dell’ATL di Asti – mentre il turismo congressuale e altri tipi di offerta basati sui grandi numeri pagano una flessione dovuta ai minori investimenti delle imprese il settore del “leasure” cresce”.

Per il presidente della Provincia di Asti Maria Teresa Armosino “questi dati sono un segnale di ottimismo che in parte convalida le azioni intraprese in questi mesi per la promozione del territorio, che si sta impegnando per ben figurare in vista degli appuntamenti del 150° dell’Unità d’Italia del 2011 e per gli avvenimenti legati all’Expo del 2015. Lavorare in sinergia con tutte le forze economiche – spiega Armosino – è fondamentale per mantenere una strategia condivisa e per mettere in campo più risorse possibili”.

“Il proficuo lavoro sviluppato con l’Atl – aggiunge Giovanna Quaglia –  proseguirà, con l’implementazione dei progetti di cartellonistica, sentieristica e turismo religioso, per citare qualche aspetto, per mettere a punto nuove offerte turistiche che comprenderanno sia i territori a noi più vicini  che i mercati esteri. Un giusto riconoscimento va anche a tutti gli operatori che proprio in questo momento si stanno mettendo alla prova sull’accoglienza e sulla qualità”.