Una conferenza stampa si è svolta a conclusione delle visite ispettive compiute dal senatore radicale Marco Perduca nelle carceri di Asti,  Alessandria (San Michele) e Torino (“Lorusso e Cutugno”).
Con Perduca erano presenti Igor Boni e Salvatore Grizzanti (rispettivamente presidente e segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta) e Bruno Mellano (già consigliere regionale e deputato radicale).

Ad Asti i detenuti presenti ieri erano 315 (nel luglio 2011 erano 376, la capienza regolamentare è di 207); ad Alessandria erano 388 (413 a luglio 2011, 263 la c. r.); oggi a Torino sono detenute 1.522 persone (1554  a luglio 2011, c. r. 1092).
“Ad Asti – scrivono in un comunicato i radicali – la situazione è leggermente migliorata per una maggiore attenzione dell’opinione pubblica  dovuta alle proteste di agenti e detenuti. Sia ad Asti che ad Alessandra permane il problema della mancanza di fondi per attività lavorative e per il reinserimento; ad Alessandria la struttura è in vari punti fatiscente, con pesanti infiltrazioni d’acqua nelle celle”.

Nei giorni scorsi consigliere comunale radicale/PD Silvio Viale ha raccolto 26 firme (su 41 consiglieri) a sostegno della mozione per la nomina del garante regionale delle carceri. Ha sottoscritto la mozione anche il sindaco di Torino Piero Fassino.
Ha aderito all’appello – lanciato da Emma Bonino – per il garante regionale l’intera Camera Penale di Torino e Gerardo Romano, segretario dell’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria).
Boni e Grizzanti saranno ricevuti dal presidente del Consiglio Regionale Valerio Cattaneo: “Ci aspettiamo da Catteneo impegni precisi: o si attua finalmente la legge (n. 28 del 2/12/2009) e si nomina il garante, o si abbia il coraggio di abrogarla. Senza ipocrisie: l’ultima versione della proposta di legge “ammazza-garante” del consigliere Pedrale vuole demandare i compiti del garante all’Osservatorio regionale sull’usura. Che c’azzecca? Siamo del tutto disponibili a ragionare su economie di scala ma  il garante deve essere messo in grado di fare il suo mestiere a tempo pieno, non deve essere una poltrona simbolica”.

Il senatore Perduca ha rilevato come il “Decreto Severino” arrivi troppo tardi e preveda troppo poco; non prevede neppure automatismi, per cui le eventuali scarcerazioni devono sempre passare attraverso il collo di bottiglia di 150 “magistrati di sorveglianza” in tutta Italia, che devono vedersela con 68.000 detenuti sparsi in 205 carceri. A proposito: come mai un magistrato che si chiama “di sorveglianza” non sorveglia cosa avviene ogni giorno in carcere, in tutte le carceri?
Perduca ha così concluso: “Il ministro Severino vuole curare la polmonite con l’aspirina. Solo un provvedimento di amnistia può portare a un reale cambiamento non solo nelle carceri ma nei tribunali, nella giustizia penale e civile di questo Paese”.

I radicali hanno infine reso noti i nomi di coloro che questa settimana terranno vivo il “digiuno a staffetta” (uno/due giorni) che proseguirà fino a quando il Consiglio Regionale del Piemonte si esprimerà, in un modo o nell’altro, sul garante regionale delle carceri:

mercoledì 25 gennaio: Alberto Ventrini
giovedì 26: Domenico Massano
venerdì 27: Antonello Polito
sabato 28: Iolanda Casigliani, Gino Arnone
domenica 29: Alessandro Zopegni, Gino Arnone
lunedì 30: Gianni Pizzini, Silvio Viale, Roberto Tricarico
martedì 31: Antonella Nobile
mercoledì 1° febbraio: Claudio Bellavita
giovedì 2 febbraio: Caterina Simiand

Per aderire all’appello per la nomina del garante, vai ad apposito link su www.associazioneaglietta.it

Per aderire al digiuno a staffetta, invia una mail a: info@associazioneaglietta.it