Circa 45.000 vaccini antinfluenzali saranno a disposizione gratuita degli astigiani dal 27 ottobre al 31 dicembre.
Il servizio di somministrazione è stato preceduto, nelle scorse settimane, dalla campagna informativa che il Dipartimento di Prevenzione, diretto dalla dottoressa Daniela Rivetti, ha rivolto a medici, sindaci e strutture socio-assistenziali.
I vaccini saranno a disposizione negli ambulatori dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta. “In questo modo – indica Daniela Rivetti – daremo ai cittadini l’opportunità di ricevere più agevolmente il vaccino, senza dover andare alla sede dell’Asl, in via Conte Verde. Dal 2000, grazie all’accordo con medici di base e pediatri, il servizio si è esteso capillarmente, fino a raddoppiare gli utenti“.
“Nel territorio della nostra Asl – spiega la dottoressa Anna Maria Marchisio, referente per le attività vaccinali dell’Azienda – le campagne antinfluenzali degli scorsi anni hanno coinvolto oltre 40 mila persone. Quest’anno metteremo a disposizione circa 45 mila dosi, così da rispondere efficacemente alla domanda“.
Alle vaccinazioni sono interessati in particolare gli ultra 65enni, i soggetti affetti da patologie respiratorie e cardiocircolatorie croniche o con malattie metaboliche (diabete, disturbi immunologici e di tipo renale). La somministrazione verrà assicurata anche agli operatori sanitari e agli allevatori (questi ultimi poiché esposti al possibile contagio di virus influenzali di origine animale).
“Contrariamente a quanto si pensa – conclude Anna Maria Marchisio – l’utilità del vaccino negli individui sani, in particolare i bambini, deve ancora essere dimostrata, mentre è importante garantire una protezione tempestiva alle categorie a rischio“.
Per ulteriori informazioni sul servizio telefonare allo 0141.484952 / 484953.
“Il momento migliore per la vaccinazione è il mese di novembre – afferma Vittorio Demicheli, direttore dell’assessorato alla tutela della Salute e Sanità -. Negli ultimi anni i picchi influenzali si sono verificati tra gennaio e febbraio ed è consigliabile evitare la corsa dal medico e garantirsi invece una copertura efficace fino al termine dell’epidemia“.
Nella scorsa stagione il picco è stato raggiunto proprio nella seconda settimana del mese di gennaio 2008, con un’incidenza totale di 8 casi ogni 1000 assistiti. L’incidenza tra gli adulti e gli ultrasessantacinquenni è stata piuttosto bassa durante il periodo monitorato, mantenendosi rispettivamente al di sotto degli 8 e dei 6 casi su 1000 assistiti. Nella nona settimana del 2008 è stato registrato il picco massimo nella fascia d’età tra 0 e 4 anni, con 14 casi su 1000, mentre per i ragazzi tra 5 e 14 anni l’incidenza più alta è stata registrata nella sesta settimana del 2008 con 22 casi su 1000.
“Anche quest’anno – dice ancora Demicheli – la macchina organizzativa del servizio sanitario sta lavorando in previsione dell’arrivo dell’influenza. Uno degli strumenti utilizzati è quello della rete dei medici sentinella, costituita da circa 100 tra medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, che hanno il compito di segnalare ai servizi di epidemiologia i casi verificati di sindrome influenzale. La sorveglianza consente di monitorarne la frequenza e valutare gli interventi necessari a controllarli“.