È pronta la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2011-2012 dell’Asl AT: da lunedì 24 ottobre, e sino al 31 dicembre, il servizio sarà assicurato gratuitamente e unicamente negli ambulatori dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta.
A disposizione circa 42 mila dosi, numero invariato rispetto all’anno scorso.
“Durante la stagione 2010/2011 – spiega Daniela Rivetti, direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl AT – l’influenza ha colpito mediamente 103 casi ogni 1000 abitanti: il dato nazionale non si discosta da quello locale. Questo valore è di poco inferiore a quello osservato nella stagione 2004-2005 in cui l’incidenza aveva raggiunto il massimo livello (116 casi per 1000 assistiti). Sulla base dell’andamento dello scorso anno, si può ritenere che una parte consistente di popolazione sia ancora suscettibile all’infezione da virus A/H1N1 che potrebbe circolare anche durante la prossima epidemia influenzale. Per questa ragione il ceppo pandemico è stato nuovamente incluso nella composizione del vaccino stagionale”.
I principali destinatari dell’offerta della vaccinazione stagionale sono gli over65enni, nonché le persone affette da alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza.
“Non è al momento possibile – sottolinea la dottoressa Rivetti – prevedere l’intensità della stagione influenzale 2011-12, ma è importante ricordare che il livello protettivo degli anticorpi si mantiene per diversi mesi nella maggior parte dei soggetti vaccinati, mentre va evidenziato che non è stata dimostrata l’utilità di una vaccinazione antinfluenzale di massa nei bambini sani”.
In particolare, la campagna di prevenzione è rivolta alle seguenti categorie di utenti:
•    Persone di età pari o superiore a 65 anni
•    Persone di età compresa fra 6 mesi e 65 anni affette da: malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardio-circolatorio, diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusa la forte obesità), malattie renali con insufficienza renale, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, tumori, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad esempio malattie neuromuscolari)
•    Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
•    Donne al 2° e 3° trimestre di gravidanza
•    Individui di qualunque età ricoverati in strutture per lungodegenti
•    Medici e personale sanitario di assistenza
•    Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio
•    Soggetti addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo
•    Personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
Ai fini della prevenzione rimangono invariate le raccomandazioni per l’adozione delle cosiddette “precauzioni universali”: lavarsi le mani (in assenza di acqua usare gel alcolici), coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, stare a casa al manifestarsi di sintomi evidenti e febbre. Si tratta di precauzioni semplici, riconosciute come pratiche corrette ed efficaci dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.