Ci sono molti modi far sapere che ad Asti dal 13 al 15 maggio ci sarà l’Adunata nazionale alpina. Alcuni alpini astigiani, della sezione Cai, hanno portato l’invito in vetta a una cima delle Alpi austriache dove sono saliti con gli appassionati sci alpinisti di Biberach, la città tedesca gemellata con Asti. Da trent’anni questi alpinisti si ritrovano scalando ogni volta una cima diversa. La prima uscita nel 1987 fu sull’Adamello. Trent’ anni di attività sci alpinistica vissuti nel più vero senso e spirito del gemellaggio, faticando e condividendo freddo e vita di rifugio. Quest’anno l’appuntamento si è celebrato a Praxmar nelle Stubaier Alpen, in Austria, circondario di Innsbruck, con la salita alla Lamsenspitz e la parziale salita alla Zischgelesspitz; questa seconda ascesa interrotta da una abbondante nevicata. Nel contesto dell’avvenimento e nello spirito che contraddistingue il motto “Aspettando l’Adunata” agli astigiani hanno portato in punta il gagliardetto della sezione di Asti che li ha accompagnati durante le escursioni, invitando i tedeschi a parteciparvi. L’incontro tra il CAI di Asti e gli amici del DAV (Deutsche Alpenverein) di Biberach è avvenuto con la regia di Heinz Switeck e Giorgio Pavesio. Va ricordato che quest’anno, per la prima volta all’Adunata nazionale alpina di Asti parteciperà anche una delegazione ufficiale della Croce Nera l’associazione austriaca che cura le onoranze e la gestione dei cimiteri di guerra delle vittime austroungariche del conflitto. A cento anni da quelle battaglie, i discendenti di chi si batté su fronti opposti si ritrovano in un comune spirito pace e reciproco rispetto.