Come annunciato nelle settimane scorse, dopo i sopralluoghi di monitoraggio dei movimenti franosi che hanno interessato i comuni di Nizza Monferrato, Mombaruzzo, Bruno, Maranzana e Castelletto Molina (vedi: La Provincia di Asti massimizza gli sforzi per la tutela del territorio: da Nord a Sud cantieri aperti contro il dissesto idrogeologico e per la sicurezza dei ponti https://www.provincia.asti.it/it/news/la-provincia-di-asti-massimizza-gli-sforzi-per-la-tutela-del-territorio-cantieri-aperti-contro-il-dissesto-idrogeologico-e-la-sicurezza-dei-ponti), la Provincia di Asti si è recata in visita ai cantieri nel nord Astigiano.

La delegazione provinciale rappresentata dal Presidente e Sindaco della Città di Asti Maurizio Rasero insieme ai Consiglieri provinciali Simone Nosenzo (con deleghe alla Viabilità e Lavori pubblici), Angelica Corino (Dissesto idrogeologico e Protezione civile) e Andrea Gamba (Ambiente e PNRR), ha fatto visita nei comuni di Montiglio Monferrato, Piovà Massaia e Passerano Marmorito per visionare i cantieri in allestimento e quelli già operativi in contrasto ai fenomeni di dissesto idrogeologico.

Il programma della giornata è iniziato con la tappa a Montiglio Monferrato dove i rappresentati provinciali hanno ispezionato il territorio insieme al Sindaco Dimitri Tasso.

La delegazione ha fatto quindi visita a Piovà Massaia, ricevuta dal Sindaco Antonello Murgia, e infine a Passerano Marmorito (in frazione Gallareto) dove ad accoglierla è stato il Sindaco e già Presidente facente funzioni della Provincia di Asti Davide Massaglia.

Proprio a Passerano Marmorito verrà rafforzato e allargato, pur mantenendo la struttura esistente, il ponticello sulla SP 17.

Di seguito il dettaglio dei cantieri ispezionati:

• Frana comune di Montiglio Monferrato, SP 2 km. 4+000 (verso Scandeluzza), prima del Lago di Codana

• Frana comune di Piovà Massaia, SP 34 km 4+100

• Ponte SP 17 Passerano Marmorito, da Gallareto verso Castelnuovo Don Bosco

Il commento di Maurizio Rasero, Simone Nosenzo, Angelica Corino e Andrea Gamba

Al termine dei sopralluoghi i delegati provinciali hanno condiviso una dichiarazione, espressa dal Presidente Maurizio Rasero: «Le piogge che nei giorni scorsi hanno insistito sul territorio sono state una manna per il settore agricolo ma, al contempo, hanno creato o riattivato diversi movimenti franosi e smottamenti purtuttavia senza gravi conseguenze per cose o persone. Questo ci invita a una riflessione ad ampio spettro: se da un lato è confermata la fragilità dell’Astigiano e la necessità di un continuo monitoraggio del rischio idrogeologico, d’altro canto possiamo affermare che grazie agli straordinari sforzi messi in campo dai tecnici della Provincia di Asti e l’efficace collaborazione degli amministratori comunali oggi ci sentiamo preparati ad affrontare il problema, di certo complesso, anche con interventi preventivi oltre che riparatori. I lunghi periodi di siccità a cui ci stiamo mestamente abituando vanno ad alterare la naturale capacità del terreno nell’assorbire i fenomeni atmosferici che, specialmente nel periodo estivo, sono sempre più spesso estremi. Questa sorta di ‘impermeabilità’ del suolo è un ulteriore fattore da tenere in considerazione nel momento in cui si vanno a progettare gli interventi di manutenzione e questo richiede personale altamente qualificato: per nostra fortuna la Provincia di Asti vanta nel suo organico una squadra di professionisti che ci invidiano in tutta Italia. Permettetemi, infine, una riflessione: il clima sta cambiando ma lo stesso non si può dire per la disponibilità dei fondi nelle casse degli enti. Per questo è necessario che tutti gli astigiani comprendano che polemizzare, per quanto comprensibile, sull’eventuale comparsa di buche sul manto stradale, soprattutto dopo eventi pluviometricamente rilevanti, non ne velocizza la riparazione. I cittadini hanno il diritto e il dovere civico di valutare la bontà dell’azione amministrativa attraverso il voto e, più nell’immediato, con segnalazioni volte a far emergere criticità su un territorio così disomogeneo. Ricordiamoci però che i sindaci sono, da definizione, i primi cittadini di un territorio e quindi sono i più interessati al benessere collettivo, spesso anche a discapito della sfera personale. Per questo i disservizi vanno sempre segnalati ma con spirito costruttivo, consapevoli che le risorse sono scarse mentre i problemi restano numerosi e complessi».