Tutto esaurito al Michelerio per il convegno, centinaia di persone – di ogni età – alla camminata urbana e alla pedalata collettiva: crediamo non occorrano altri “numeri” per commentare con soddisfazione la risposta della città alla proposta della Rete Civica Asti Cambia di aderire con entusiasmo alla settimana europea della mobilità sostenibile.
Dopo i Venerdi “arancioni”, anche questa intensa settimana – organizzata rigorosamente “dal basso” – ha fornito la conferma ai principi costituenti della nostra Rete civica: i cittadini di Asti continuano a dimostrare di essere consapevoli della gravità della situazione legata al persistente inquinamento atmosferico ben oltre i limiti di legge e, oggi, mostrano di sapere che il necessario cambiamento deve passare, innanzitutto, dal radicale mutamento degli stili di vita di ciascuno. Inquinamento significa pericolo per la salute e, dunque, la necessità di rivedere le proprie abitudini, ridurre l’utilizzo dei mezzi di trasporto individuali, ripensare la città come comunità a misura d’uomo, come luogo di tutti in un pianeta drammaticamente aggredito dal rischio di una imminente crisi climatica che potrà essere efficacemente contrastata solo grazie alle scelte quotidiane di ogni persona e alle contemporanee decisioni delle classi di governo.
Asti è pronta per questo cambiamento? Osservando la partecipazione di questa settimana saremmo propensi per una risposta affermativa. Ma sappiamo che il cambiamento non è mai istantaneo e solo il buon esempio potrà favorirlo. Così come siamo certi che le scelte della politica hanno anch’esse tempi dilatati, ad Asti come in ogni angolo del pianeta.
Ma domenica scorsa anche l’amministrazione comunale di Asti ha aderito alla settimana europea della mobilità sostenibile e lo ha fatto attraverso una giornata di stop alla circolazione delle auto nelle vie centrali. Ci piace pensare che questa apprezzabile decisione sia stata stimolata da quella piccola onda arancione che ogni venerdì, da mesi, rinuncia all’auto per muoversi in modo dolce e sostenibile. Un’onda che sta crescendo e che reclama giusta attenzione.
Ora ci attendiamo che il Sindaco Rasero e l’amministrazione comunale intera raccolgano le proposte e i suggerimenti che tutta la nostra Rete e diverse tra le organizzazioni che la compongono hanno diligentemente recapitato per indicare modifiche alla bozza preliminare del nuovo Piano del Traffico attualmente in discussione. In particolare, la richiesta di non limitare la pianificazione del nostro futuro urbano a questo unico strumento (definito nel convegno dalla professoressa Pronello come un “modo vecchio di approcciare un problema primario”), ma di avere il coraggio di definire prima una “visione” – ampia e generale – attraverso un più efficace Piano della Mobilità sostenibile, che sarebbe opportuno fosse il frutto di un tavolo di analisi e discussione tra amministratori, tecnici, forze sociali ed economiche.
In attesa di ricevere positivi riscontri dalla “politica” cittadina, rinnoviamo l’invito a proseguire venerdì nelle nostre buone prassi: mezzi pubblici, piedi, biciclette anzichè auto private. Rigorosamente all’insegna del colore arancione…

Rete Asti Cambia