Dopo l’eccezionale ondata di maltempo che ha caratterizzato l’ultimo fine settimana provocando danni ingenti alle infrastrutture, ma anche al territorio collinare della nostra provincia con frane e smottamenti, la Cia di Asti rinnova un appello ormai pluriennale a istituzioni, amministrazioni locali, regionali e nazionali, perché si verifichi un vero e proprio cambio di passo nelle politiche di tutela e manutenzione di un paesaggio agrario unico al mondo.
Come già sottolineato in un suo memorandum consegnato sabato 23 Novembre al Ministro per l’agricoltura, Teresa Bellanova, la Cia astigiana, presieduta da Alessandro Durando, ribadisce la necessità di mettere a punto in tempi molto brevi un progetto di manutenzione continua del territorio, già presentato a livello nazionale sotto il titolo “Il Paese che vogliamo”, che coinvolga direttamente gli agricoltori nell’opera di gestione dei terreni, ma soprattutto delle infrastrutture, strade comprese, che costituiscono l’ossatura di quello che da qualche anno è stato riconosciuto come parte del Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco.
“Solo il lavoro degli agricoltori – afferma Durando – può rispondere in modo efficace, previo chiari accordi di collaborazione con gli amministratori pubblici, alle ormai non più procrastinabili esigenze di manutenzione del territorio grazie alla specifica dote multifunzionale che caratterizza il lavoro di chi opera tutto l’anno sulle colline dell’Astigiano e del Monferrato”.