Fino al 19 novembre, quando ci sarà la nuova valutazione, semaforo arancione per lo smog a Torino e in altri 26 comuni del Piemonte tra cui Asti. Una misura che, secondo l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, costituisce “un ulteriore disagio in una situazione già difficile ed emergenziale”.

Per questo motivo, insieme ai colleghi delle altre tre Regioni dell’accordo di Bacino padano, è da un mese che viene sollecitato un incontro con il ministro Costa, “ma al momento non è ancora stata fissata la data per trovare una soluzione alla situazione”.

“In un periodo di lockdown e con i trasporti al 50%, una misura di questo tipo non solo è assurda, ma rischia di generare nuovamente un sovraccarico del trasporto pubblico – sostiene Marnati – Il fatto che in un momento il traffico si è ridotto, il valore delle polveri sottili cresce a causa dell’assenza di precipitazioni e di vento ed è la dimostrazione concreta, come ho sempre dichiarato, che il traffico incide veramente poco e lo vogliamo dimostrare scientificamente. Ma da sola la Regione Piemonte non può derogare”.

Dello stesso avviso è il presidente Alberto Cirio: “Non potendo usare la macchina per andare a lavorare le persone, soprattutto nelle grandi città, dovranno usare i mezzi pubblici sovraccaricando nuovamente bus e tram che sono tra i luoghi più a rischio di contagio“.

La sospensione delle limitazioni temporanee al traffico veicolare.è stata richiesta in una lettera che il 17 novembre il presidente Cirio e gli assessori Marnati e Icardi hanno inviato al presidente Giuseppe Conte e ai ministri Sergio Costa e Roberto Speranza.

La misura straordinaria, che scatta dopo 4 giorni di superamento del valore di polveri sottili, fissato a 50 microgrammi per metro cubo, riguarda Torino, Beinasco, Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria, Caselle Torinese, Chivasso, Leinì, Mappano, Pianezza, Volpiano, Chieri, Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona, Asti, Novara, Trecate e Vercelli. Vengono fermati gli autoveicoli per trasporto persone fino ad Euro5 diesel (e veicoli a benzina Euro1 solo per i Comuni della Città metropolitana di Torino, come stabilito dalle rispettive ordinanze) e tutti quelli adibiti al trasporto merci fino ad Euro4 diesel. Le limitazioni si applicano solamente nei centri indicati nelle rispettive ordinanze sindacali, che possono contenere anche modifiche di orario. Si ricorda, infine, il divieto di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa quando è disponibile un impianto di riscaldamento alternativo e il divieto assoluto di combustioni all’aperto anche in presenza di deroghe.