La Regione investe sull’assistenza territoriale ed impegna 8 milioni di euro per strutturare una rete di Case della salute: la delibera presentata dall’assessore alla sanità è stata approvata oggi dalla Giunta regionale e detta le linee guida per attuare un modello che garantisca la continuità assistenziale nella presa in carico e nei percorsi di cura fra territorio ed ospedale. La delibera definisce, inoltre, interventi strategici per valorizzare il ruolo svolto dall’assistenza primaria nella risposta ai bisogni di salute della popolazione con particolare riferimento alla cura delle cronicità. In ognuna delle 13 aziende sanitarie territoriali (TO1, TO2, TO3, TO4, TO5 VC, BI, NO, AL, AT, VCO, CN1, CN2) sono previsti sia il rafforzamento di realtà esistenti sia la nascita di nuove Case della salute per arrivare ad una rete che in totale ne prevede 54 in tutto il territorio piemontese. Attualmente, solo la città di Torino, quindi le Asl To1 e To2, risulta sprovvista di forme organizzate ed attive di assistenza primaria: il nuovo piano regionale prevede invece l’attivazione di 3 case della salute nella To1 (rispettivamente presso il Valdese, l’Oftalmico, via Monginevro) e di 2 Case della salute nella TO2 (Amedeo di Savoia e Lungo Dora Savona). Molto strutturata la presenza di Case della Salute nella TO3 dove alle realtà già presenti si aggiungerà una nuova Casa della salute a Rivoli, una a Torre Pellice, una a Venaria, con il potenziamento delle realtà già attive a Pianezza, Avigliana, Vigone, Cumiana, Borgaretto e Giaveno ed il rafforzamento a Susa del polo materno infantile con la nascita di una vera e propria Casa della salute pediatrica integrata con il day service ed il punto di assistenza pediatrica territoriale. Nella TO4 nascerà una Casa della salute a Leinì, una a Lanzo ed una a Caluso oltre al rafforzamento delle realtà già attive a Brandizzo e Castellamonte. Nascerà una Casa della salute per ogni ex distretto nella TO5 quindi a Nichelino, Moncalieri, Chieri e Carmagnola: queste ultime tre, in vista della nascita del nuovo ospedale unico della zona, utilizzando quindi parte degli spazi degli attuali ospedali.

Nell’ASLVercelli,  le realtà esistenti a Santhià, Varallo, Coggiola e Gattinara, saranno rafforzate per diventare vere e proprie Case della Salute e nascerà un progetto a Cigliano.

Nell’ASL Biella dove attualmente non esistono realtà territoriali nasceranno una Casa della salute a Biella e una a Cossato.

Nell’ASL Novara la situazione della rete territoriale è già in fase molto avanzata: alle realtà attive di Arona, Oleggio e Ghemme si aggiungerà una Casa della salute nel distretto Galliate-Trecate ed una nella città di Novara.

Nell’ASL VCO alle buone organizzazioni già attive a Cannobio ed Omegna si aggiungerà una Casa della salute a Crevoladossola ed una Verbania, oltre ad un progetto ad hoc per la telemedicina.

Nell’ASL CN1 una realtà consolidata ed attiva come l’ospedale di comunità a Demonte verrà rafforzato per diventare una vera e propria Casa della salute, a Saluzzo nascerà dentro l’ospedale una medicina di gruppo dei 14 medici di famiglia attivi mentre a Fossano sarà rafforzato ulteriormente il centro di assistenza primaria presente, ma soprattutto si investirà ulteriormente sul progetto Consenso che sta sperimentando positivamente gli infermieri di comunità in Valle Grana e Valle Maira. Nell’ASLCN2 nasceranno una Casa della salute ad Alba ed una a Bra, oltre al potenziamento della realtà già attiva a Montà d’Alba.

Nell’ASL Asti attualmente sono attive tre Case della salute, a Nizza Monferrato, Canelli e San Damiano, che verranno potenziate, ma ne nasceranno anche di nuove: una a Villafranca ed una a Villanova.

Nell’ASL Alessandria alle realtà attive a Valenza e Castellazzo Bormida si aggiungeranno Case della salute ad Arquata Scrivia, Castelnuovo Scrivia, Moncalvo oltre al rafforzamento dell’equipe multiprofessionale presso l’ospedale di Ovada. Della somma di 8 milioni di euro che la Regione Piemonte impegna sul fondo sanitario del bilancio 2017, il 25% servirà al potenziamento delle realtà di assistenza territoriale già attive (sono 25) ed il resto andrà tutto alle nuove Case della salute che saranno 29.