Il centro di bassa pressione che ha determinato il mal tempo diffuso nella giornata di ieri si sta spostando verso la zona pirenaica, determinando un miglioramento del tempo sulla nostra regione. La zona del Cuneese rimarrà sotto l’influsso di correnti orientali nei bassi strati atmosferici, legati alla coda della perturbazione. Su tale zona insisterà una copertura nuvolosa più consistente e persistente fino al pomeriggio con pioviggine e nevicate oltre i 900-1000 m, comunque di debole intensità ed in esaurimento nel corso del pomeriggio stesso. La Protezione civile dichiara la chiusura della Sala Operativa Regionale dalle ore 16. Nel corso dell’evento sono state attivate  due  Commissioni Valanghe in Val Sesia e Valle Stura, sono stati effettuati interventi sulla viabilità nella Valle Stura, da Vinadio ad Argentera, sulla strada del Moncenisio a Venaus, ed interventi per il ripristino dell’ erogazione dell’energia elettrica. Sono inoltre in corso interventi di distacco artificiale di valanghe sopra Venaus. La Protezione civile ha impegnato sul territorio complessivamente 205 volontari, 186 a Cuneo, 9 a Novara, 10 a Torino per rimozione ramaglie, supporto logistico e monitoraggio e sorveglianza del territorio utilizzando 32 mezzi. Dalla serata del 15 marzo gli apporti nevosi maggiori si sono registrati sopra la quota di 1500 m sulle Alpi Graie e sulle Alpi Marittime Orientali e Liguri con 80-100 cm di nuova neve. Sui restanti settori occidentali e settentrionali gli apporti sono stati di 40-60 cm con picchi di 80 cm sulle zone prealpine. Nella pianura del cuneese la neve al suolo ha  raggiunto i 40 cm. Il rialzo termico associato al soleggiamento potrà determinare nei prossimi giorni ancora una marcata instabilità superficiale del manto nevoso, in particolare sui pendii soleggiati con possibile formazione di valanghe spontanee, localmente anche di grandi dimensioni dove gli apporti nevosi sono stati maggiori. http://www.regione.piemonte.it/protezionecivile/, https://www.arpa.piemonte.it/