Da lunedì 20 settembre anche in Piemonte inizierà la somministrazione della terza dose del vaccino contro il Covid. La prima categoria interessata sarà quella dei pazienti immunodepressi, secondo un elenco di patologie definite da una circolare del ministero della Salute.     

In vista di questa nuova fase della campagna vaccinale, nei giorni scorsi la Regione ha provveduto all’estrazione di una prima lista dei nominativi delle persone interessate, sulla base dei dati presenti sulla piattaforma vaccinale, e le ha trasmesse alle aziende sanitarie, perché potessero procedere a comporre le agende.

Il presidente e l’assessore alla Sanità sottolineano come ancora una volta il Piemonte si distingua per l’immediatezza di organizzazione di una nuova fase vaccinale, che in questo caso è particolarmente importante ,perché contribuisce a mettere in sicurezza una delle fasce più fragili della popolazione.  

Le persone interessate

Si tratta in tutto di 52.911 soggetti, che verranno chiamati direttamenti dai centri specialistici presso cui sono in cura: 587 in attesa di trapianto; 4.114 in chemioterapia o radioterapia; 2 con deficit del complemento; 1 con deficit dell’immunità cellulare; 3 con deficit dell’immunità umorale; 2149 affetti da Hiv; 2.118 con insufficienza renale/surrenale cronica; 12.631 con malattie onco-ematologiche; 12.453 con tumori solidi; 281 trapiantati di midollo; 2.522 trapiantati di organo solido; 5.715 con malattie congenite e acquisite che comportino carente produzione di anticorpi; 10.277 con malattie da immunodeficienze primitive; 58 con immunodeficienze acquisite o congenite.

Gli stessi centri, che hanno una conoscenza diretta della situazione dei singoli pazienti, avranno anche il compito di affinare la lista del destinatari della dose “aggiuntiva”, perché per alcune patologie indicate dalla circolare ministeriale serve una valutazione di tipo clinico per l’inclusione o meno di un soggetto in questa lista.

Suddivisi per azienda sanitaria di residenza i soggetti da vaccinare saranno: 5.600 per Alessandria, 2.484 per Asti, 1.742 per Biella, 3.661 per l’Asl CN1, 2.036 per l’Asl CN2, 5.112 per Novara, 12.092 per l’Asl Città di Torino, 6.742 per l’Asl TO3, 6.537 per la TO4, 3.500 per la TO5, 1.723 per il Verbano-Cusio-Ossola e 1.556 per il Vercellese. Per 126 si sta  lavorando all’attribuzione territoriale.

I vaccini utilizzati saranno Pfizer e Moderna.

Gli effetti positivi del vaccini sull’incidenza per fasce di età

Nel corso dell’ultima riunione del Dirmei è stato analizzato l’andamento dell’epidemia, con un focus particolare sulla suddivisione per classi di età.

L’indagine degli epidemiologi ha evidenziato come al momento in Piemonte l’incidenza media sia di 35 casi ogni 100.000 abitanti, un valore rimasto stabile e contenuto da inizio agosto grazie agli effetti positivi della vaccinazione, che ha ormai dato copertura completa al 94% di coloro sopra i 50 anni che hanno aderito. Una più manifesta circolazione del virus, seppur in forma non grave, è presente invece tra i giovani, per i quali la campagna vaccinale è ancora in pieno svolgimento, essendo partita da piano nazionale dopo quella delle categorie più esposte.

Al momento, tra chi ha aderito nella fascia 12-19 anni il 94% ha già ricevuto la prima dose, mentre ha già completato il ciclo vaccinale quasi il 70% dei 16-19enni e il 37% dei 12-15enni.

Gli effetti positivi della vaccinazione sulla capacità del virus di propagarsi emergono in modo evidente dall’attuale incidenza nelle diverse fasce d’età. La più bassa, con 16,5 casi ogni 100.000, si riscontra nei 70enni, dove ha completato il ciclo il 96% degli aderenti (l’85% di tutta la popolazione piemontese con questa età). Ampiamente sotto la media generale piemontese anche l’incidenza dei 60enni a quota 18.9, degli over80 a quota 21.7 e della fascia 44-59 anni a quota 29.8. La presenza di casi aumenta invece nelle fasce più giovani: tra i 25-44 anni l’incidenza è 47.6, tra i 19-24 anni è 37.9, tra i 14-18 anni è 47.7, tra gli 11-13 anni è 62.6, da 6 a 10 anni è 59.5, da 3 a 5 anni è 65.8, mentre sotto i 2 anni è 42.9.

Il presidente della Regione e l’assessore alla Sanità ritengono che siano dati che ancora una volta confermano quanto sia importante che ad aderire alla vaccinazione siano anche i più giovani ed osservano che se i ricoveri ospedalieri si mantengono bassi e si continua ad essere in zona bianca è grazie alla campagna vaccinale, che rappresenta la più efficace misura di prevenzione contro il Covid.