Annunciato nel novembre scorso, in occasione dell’annuale “Consuntivo dell’Annata   Agraria” e sancito da un’intesa con l’azienda “Novi – Elah – Dufour” , il “Progetto Nocciolo”   di  Coldiretti Asti si arricchisce di tante nuove iniziative per dare valore aggiunto alla   filiera. In questi giorni si avvia una corso di formazione riservato ai corilicoltori e ai neofiti   della coltura, a marzo è prevista una giornata dimostrativa in campo, mentre da maggio   saranno attuate sperimentazioni su noccileti piloti. Tutto questo mentre la strategia data   da Coldiretti e impostata sui progetti di filiera, vedrà sicuramente quest’anno la sua   completa attuazione nel Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte.   Forte di uno sviluppo costante negli anni, il settore corilicolo è passato da circa 2.000 ettari   coltivati in provincia di Asti nel 2006 a ben 3.870 rilevati nel 2015. “Per certi versi e in   alcune zone dell’Astigiano –  sottolinea il presidente provinciale Coldiretti, Roberto Cabiale   – la crescita della corilicoltura è anche conseguenza della difficoltà della viticoltura, ma è   sicuramente preponderante il cambio di rotta impresso all’approccio con la filiera che, per   altro, stiamo perseguendo anche nel settore vitivinicolo. La strategia vincente è   accorciare la filiera e affinare sempre più la qualità. Questo è possibile se si   individuano interlocutori seri che ti permettono di tagliare tutti quei passaggi intermedi   che allungano la filiera senza dare valore aggiunto. Per le nocciole, il progetto con la   “Novi” ha avuto una forte adesione. Considerando che oggi ci sono molti impianti nuovi   che gradualmente andranno in produzione, stiamo lavorando per garantire uno   standard qualitativo elevato e ottonere l’immissione sui mercati di un prodotto che possa   essere assorbito con successo”. CORSO DI FORMAZIONE A CASTELLERO In collaborazione con il Comune di Castellero, martedi 26 gennaio alle ore 16, presso il   salone della Pro-loco, prenderà avvio un corso di aggiornamento professionale per i   corilicoltori. Al centro delle tematiche trattate ci saranno l’agrotecnica e la difesa   fitosanitaria per la produzione di nocciole di qualità. Il corso proseguirà il 28 gennaio e il 2   febbraio.  Il 18 febbraio, con unizio alle ore 15, si svolgerà un primo incontro di formazione mirato   invece a chi vuole intraprendere la coltivazione del nocciolo, a sostegno del rinnovato   interesse  che attualmente gravita attorno a questa coltura e alla richiesta di conoscenze   tecniche e produttive.  Seguirà il 10 marzo, sempre a Castellero, un pomeriggio in   campo, con attività dimostrative sulla corretta modalità di effettuazione dei trattamenti in   noccioleto e sul controllo e regolazione delle attrezzature irroratrici, per una corilicoltura   sostenibile condotta nel rispetto dell’ambiente e della salubrità del prodotto finale. NUOVI SERVIZI DI ASSISTENZA TECNICA Con il 2016 Coldiretti Asti mette in campo una riorganizzazione del servizio di consulenza   tecnica che riguarda direttamente anche il settore corilicolo, a supporto sia delle imprese   agricole impegnate nelle Azioni Agro-climatico-ambientali del nuovo PSR e sia di   quelle impegnate nei progetti di filiera.  Su tutto il territorio provinciale i corilicoltori potranno contare sul capillare e   costante servizio di consulenza tecnica. A partire da maggio è prevista l’individuazione   di numerosi noccioleti pilota per il monitoraggio fitosanitario, con la tecnica del frappage,   e la corretta realizzazione degli interventi agronomici e fitosanitari al fine di sostenere   l’obiettivo di produzioni di alta qualità e salubrità. VALORIZZAZIONE ECONOMICA Sarà nel periodo estivo che i tecnici Coldiretti si impegneranno nel controllo qualitativo e   merceologico delle produzioni. Questo sarà il punto di partenza per la valorizzazione   economica del prodotto dell’annata. Il punto di arrivo sarà il ritiro a un giusto prezzo da   parte delle industrie di trasformazione, impegnate nel fornire ai consumatori prodotti con   caratteristiche uniche e non replicabili an altre parti del mondo.  In fondo si tratta semplicemente di sfruttare le enormi potenzialità date dal territorio e dalle   peculiarità della nocciola “Tonda Gentile Trilobata”.