Un nuovo gruppo di donne si sottoporrà venerdì 27 maggio, all’ospedale Cardinal Massaia, agli accertamenti clinici del progetto Diana5. Lo studio, promosso da Asl AT, LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori) e Istituto nazionale dei tumori di Milano, si propone di valutare, in un arco di cinque anni, se una sana alimentazione e un corretto stile di vita possono ridurre il rischio di recidive nel carcinoma mammario.
Allo studio possono partecipare le pazienti a cui negli ultimi cinque anni è stato diagnosticato un tumore al seno infiltrante e che non hanno avuto recidive: devono avere tra i 35 e i 70 anni. Le dieci donne che recentemente hanno dato la disponibilità ad aderire al progetto si sottoporranno, venerdì, agli esami del sangue al Centro prelievi e alla visita antropometrica nell’ambulatorio senologico della Ginecologia. Quelle che hanno già svolto i controlli sono 53: 24 fanno parte del gruppo di intervento (sotto la guida di specialisti ed esperti seguiranno un stile di vita basato su una sana alimentazione e un’adeguata attività fisica), altre 22 del gruppo di controllo (saranno invitate a cambiare le proprie abitudini quotidiane, ma senza partecipare agli incontri teorico-pratici del progetto); 7 sono state escluse per mancanza di requisiti.
La fase di reclutamento continuerà per tutto l’anno fino al raggiungimento del numero di iscritte previsto nei due gruppi (50 per ciascuno).
Intanto proseguono le riunioni tematiche di approfondimento: dopo il confronto con Franco Testore, primario di Oncologia al Cardinal Massaia che la scorsa settimana ha concluso gli incontri di maggio rispondendo alle numerose domande delle partecipanti sulle terapie tradizionali e innovative contro il tumore al seno, il ciclo di giugno sarà aperto dalla conversazione su “Alimentazione: acquisti e consumi responsabili”. Venerdì 3 se ne parlerà, alla Scuola Alberghiera, con Oscar e Mariarosa Pastrone, referenti del Gruppo di acquisto solidale (GASTI), Luigi Franco, responsabile economico della Coldiretti, Nadia Cantatore, coltivatrice di prodotti biologici. Il 9 lezione di yoga con Paola Roselli, il 17 incontro di cucina con lo chef Giovanni Allegro e cena comune, mentre il prof. Franco Berrino, epidemiologo all’Istituto nazionale dei tumori di Milano, oltre che ideatore e coordinatore nazionale di Diana5, incontrerà le donne del gruppo di intervento.
La LILT, intanto, proseguirà  nelle azioni di sensibilizzazione al progetto scegliendo come “palcoscenico” due manifestazioni di forte richiamo: la StraAsti (venerdì 27 maggio correrà una squadra composta da volontari, sostenitori e donne di Diana5) e la Notte Bianca, promossa per il secondo anno dall’associazione per il 24 giugno al parco Lungotanaro.