Attivo da due anni, accoglie pazienti astigiani, ma anche di alcune province piemontesi (Torino, Alessandria, Cuneo) e della Liguria: è positivo il bilancio per l’ambulatorio della tossina botulinica voluto dal dottor Marco Aguggia nel 2009, non appena nominato primario della Neurologia del Cardinal Massaia. A oggi sono in trattamento costante circa 150 utenti.
L’ospedale astigiano è tra i pochi della regione a somministrare la tossina botulinica, prodotta dal batterio “Clostridium botulinum”: uno dei veleni più potenti al mondo (fonte di avvelenamento in campo alimentare) ma utile, dopo essere stato reso innocuo con procedimenti chimici, nell’ambito medico per curare i disturbi di movimento.
“La tossina botulinica – spiega il primario Aguggia – viene impiegata in caso di blefarospasmo (tic dell’occhio, che colpisce particolarmente gli anziani), torcicollo, distonie e contratture muscolari in genere, spasticità e post ictus: non dimentichiamo che La Neurologia astigiana è tre le prime tre in Piemonte per numero di soggetti colpiti da ictus (circa 500 passaggi all’anno). Tra i pazienti che vi si sottopongono ci solo quelli affetti da sclerosi multipla e paraplegici in carrozzella. Il liquido viene somministrato, secondo particolari dosaggi e dopo essere stato diluito, con un’iniezione intramuscolare. Il trattamento può durare, a seconda del disturbo, da un quarto d’ora a 60 minuti: l’infiltrazione su muscoli profondi, come nel caso della spasticità, viene guidata da un apposito ecografo”.
Specializzato in questa attività, Aguggia ha formato altri tre medici della Neurologia (Maurizio Cavallini, Alessandra Lentini, Maria Gabriella Saracco) che ogni martedì gestiscono con lui, a turno, l’ambulatorio: ogni settimana vi accedono otto pazienti, di cui due con problemi di spasticità. Una volta terminata l’infiltrazione l’utente torna a casa: in caso di contratture le sedute variano da 2 a 4 all’anno, mentre il rilassamento della muscolatura si ha dai 5 ai 10 giorni dopo l’iniezione e persiste per un periodo variabile dai 4 ai 6 mesi.
“Per i pazienti colpiti da ictus e comunque affetti da spasticità – indica Aguggia – facciamo seguire sedute di fisioterapia utili per allungare l’articolazione del muscolo disteso con la tossina botulinica: l’attività viene svolta dal personale del reparto di Recupero e Rieducazione Funzionale del Massaia con cui abbiamo instaurato una stretta collaborazione ”.