Le chiamate al nuovo numero verde sanitario 800 19 2020 istituito ieri dalla Regione Piemonte sul “coronavirus covid19”, nelle prime ore del servizio, dalle 14 di ieri alle 6 di stamattina, sono state 1850. Il numero attivo 24 ore su 24, a disposizione di tutti i cittadini che abbiano il dubbio di aver contratto il virus. Al telefono risponde personale specializzato, che esegue una sorta di pre-triage, e, sulla base di una serie di domande e risposte, indica al paziente cosa fare o dove recarsi per ottenere la risposta assistenziale più appropriata.

In parallelo, sono decisamente diminuite le chiamate al tradizionale numero di emergenza 112, passate dalle 13.599 di lunedì alle 8.766 di ieri.
Allo stesso modo, sono passate da 2.655 a 534 le chiamate al numero verde generico (non sanitario) della Regione Piemonte 800 333 444 (attivo dalle 8 alle 20), da martedì alle 13 di oggi.
Un risultato commentato con soddisfazione dall’assessore regionale alla Sanità, che sottolinea come l’obiettivo fosse appunto quello di alleggerire il numero di emergenza 112.

Numero riservato ai sindaci

Su disposizione dell’assessore regionale alla Sanità, è stato inoltre istituito presso la stessa Unità di crisi un numero speciale riservato ai sindaci, per offrire loro un canale di accesso diretto alle informazioni sanitarie di loro utilità.

Nuovi laboratori di analisi

A supporto dei due laboratori analisi sui test del “coronavirus covid19”, attivi agli ospedali Amedeo di Savoia e Molinette di Torino, è entrato in funzione da oggi il laboratorio analisi dell’ospedale di Novara. Da domani, allo stesso scopo è prevista l’attivazione anche del laboratorio dell’ospedale di Cuneo, in modo che, complessivamente, il numero delle strutture sanitarie in Piemonte abilitate ad eseguire i test sul “coronavirus covid19” salirà a quattro.

Bollettino contagi

La situazione rimane invariata, al momento in Piemonte rimangono tre i casi di positività al test sul “coronavirus covid19”. Si tratta di due persone ospedalizzati a Torino e una in isolamento domiciliare. Le loro condizioni di salute non destano, al momento, particolari preoccupazioni.