Il sindaco di Asti Maurizio Rasero fa il punto della situazione coronavirus sul nostro territorio. E lo fa con una diretta facebook, alle 19, che diventerà un appuntamento quotidiano per tutti. Diretta che si basa sulle notizie pervenute dalla Regione e dall’Asl At.

Il primo cittadino ha fatto il punto delle persone ricoverate al Cardinal Massaja, 47, 10 delle quali sono in rianimazione e 37 ricoverate agli Infettivi. “Ci sono 55 nostri concittadini monitorati giornalmente dal servizio igiene di sanità pubblica – spiega Rasero -. I numeri ci fanno intendere un importante aumento tra ieri e oggi. La matematica non è un’opinione. Ma debbo fare presente che di questi 102 casi ci sono 17 che provengono da altri ospedale (7 in rianimazione e 10 in reparto). Questo vuol dire che il nostro presidio ospedaliero garantisce un servizio agli astigiani ma anche alle realtà vicine alla nostra”.

L’augurio di Rasero è che tutto possa essere gestito al meglio come è stato fatto fino ad ora e non manca di ringraziare i medici, gli infermieri e tutto il personale ospedaliero che si adopera per questa emergenza.

Rassicurazioni anche per i lavoratori e le famiglie (il Governo ha stanziato 25 miliardi ndr) anche se la maggiore preoccupazione va alle fasce deboli della popolazione che può rimanere ai margini.

Rasero in questo senso riassume un progetto di Comune e Diocesi che coinvolge i ragazzi maggiorenni che in piena sicurezza si faranno carico di portare la spesa a domicilio ai nostri anziani.

Torna poi su un punto importante. “Con la polizia municipale e le altre forze ordine cerchiamo di fare rispettare vincoli del decreto del governo – spiega -. Siamo in attesa di nuovi provvedimenti che potrebbero essere presi in base al parere di esperti, intanto le regole vanno rispettate”.

“Bisogna restare a casa – dice -. Il decreto non si interpreta. Bisogna uscire solo se necessario. Non possiamo permetterci di avere i parchi pieni e di avere centinaia di persone che vanno a passeggio a Viatosto. Richiamo tutti alla responsabilità. Questa è una cosa seria senza precedenti, ne usciremo solo se non attraverso i nostri comportamenti diligenti”.

Rasero sottolinea poi come le forze ordine gireranno non per fare la semplice multa ma ci sono pene previste che possono arrivare fino all’arresto per chi viola il decreto. “Ne va della sicurezza e della salute di tutti”.

Il primo cittadino ricorda poi che dalle 18 sono proseguiti controlli nei locali. “Le segnalazioni servono, vengono viste e hanno un seguito”.

Poi un ultimo appello: “Evitate gli assembramenti, non state a chiacchierare sulle panchine, questo non è il momento”.

Risultato negativo al tampone Rasero ha comunque scelto l’isolamento. “Restando a casa ho riscoperto la famiglia, le tranquillità. Negli affetti più vicini possiamo trovare conforto. Più riusciamo a fare sacrifici oggi meno sarà lunga l’attesa per poter ripartire”.

“Al fianco delle istituzioni ci devono essere i cittadini che devono essere richiamati al senso civico e a rinunciare a qualche cosa ora per tornare alla vita di tutti i giorni poi”.

Il sindaco ricorda inoltre che tutti i positivi di Asti fanno capo al ceppo di Alassio.

 

Pubblicato da Rasero Maurizio su Mercoledì 11 marzo 2020