Pubblichiamo l’analisi sulla situazione in Brasile di monsignor Neri Josè Tondello, vescovo di Juina (traduzione di Luigi Binello)

In tempi di pandemia che ha raggiunto tutto il pianeta, il Brasile non è fuori. A tutt’oggi (18 aprile) si sommano 36.599 casi e 2.532 morti, mentre nelle ultime 24 ore si sono contate 206 morti. In Manaus, Fortaleza, São Paulo, Recife e Rio de Janeiro la situazione è più drammatica. In Manaus i corpi vengono lasciati a fianco dei pazienti per lunghe ore.

Situazione sanitaria e conseguenze sul Sistema Sanitario Nazionale, dello Stato di Mato Grosso e la rete ospedaliera

Il SUS (Sistema Unico di Salute) in Brasile, secondo i dati del Ministero della Salute, collasserà il 21 di aprile. In Manaus già opera in uno stato di caos. Siamo un Paese che non ha fatto investimenti nella salute pubblica. L’orizzonte dell’economia assicura il paradigma del produrre, consumare e trarre profitto, pertanto prendersi cura delle persone e le politiche pubbliche di salute non interessano molto per il modello di sviluppo instaurato, che soffre ancora di più negli ultimi tempi, ultimi anni.
Io ho partecipato di qualche riunione com autorità del Comune di Juina, il Pubblico Ministero, il Sindaco, il Segretario della Salute, Medici infettivologi e leader legati alle attività commerciali della città di Juina, per prendere decisioni rispetto all’apertura all’Economia e al Commercio in genere. Nello Stato del Mato Grosso esistono 217 letti di UTI (Unità di Trattamento Intensivo) per, attualmente, 171 casi comprovati e 5 morti nello Stato. In realtà, parlando oggettivamente, al 29 marzo non c’era neppure un letto disponibile. Nel momento in cui una giovane delle zone rurali dello Stato, portatrice di un caso confermato, ha dovuto ricorrere alla Giustizia perché le fosse assicurato un letto di UTI.
Nel Comune di Juina abbiamo a disposizione, a tutt’oggi (18 aprile), sei respiratori che possono servire al massimo per 24 persone di tutta la Regione Nordovest dello Stato del Mato Grosso, una regione che conta approssimativamente 200.000 persone. Io ho visitato l’area che è stata preparata per casi confermati nell’Ospedale Comunale e dove saranno isolati i pazienti, e mi sono commosso, pensando a Dio che non dobbiamo averne bisogno. In Juina abbiamo avuto 5 casi sospetti, grazie a Dio tutti sono risultati negativi.

Conseguenze sulla psicologia delle persone e sulle relazioni umane in questo tempo di chiusura in casa

Per quanto riguarda la psicologia, non si pensa ancora in questo aspetto. Accompagnando l’esperienza spirituale delle Monache Clarisse Cappuccine del Monastero di San Francesco e Santa Chiara ho percepito la sensibilità, la paura e la sofferenza al vedere le notizie che volteggiano sul mondo. Hanno deciso di seguire meno le notizie per non soffrire traumi. Hanno aumentato le ore di preghiera durante il giorno e la notte.

Conseguenze sull’economia

Sull’economia i riflessi sono immediati, soprattutto quando si tratta di un’economia forte per alcuni, ma molto ristretta per la maggioranza della popolazione. Davanti a questa realtà, i poveri si manifestano immediatamente. Sono i primi che sentono come conseguenza. Sono i primi ad avere bisogno. Il Seminario minore San Giuseppe in Juina si è trasformato in Casa della Carità. Tutti i giorni passano persone per prendere alimenti. In media 40 persone sono alimentate.
In Juina e regione siamo una economia di fine della linea, dove la corda scoppia nella punta del lato più fragile. In quest’anno, per varie volte e vari giorni ogni volta, circa 180.000 persone sono rimaste isolate nella regione a causa della pioggia abbondante che ha fatto tracimare i fiumi i quali hanno invaso le strade impedendo il libero transito degli autoveicoli. Persone malate che avevano bisogno di arrivare alla città di Juina per le cure mediche, sono finite per morire nel cammino perché non potevano passare. Un tempo di dura prova per tutti.
Nel Brasile, quando il dollaro americano era quotato a 2,35 Reali brasiliani si gridava all’impedimento del governo. Oggi il dollaro è quotato oltre i 5,00 Reali. Il nostro collasso economico sarà ancora più sentito a breve e medio termine. Al momento il Governo ha assicurato un ausilio di emergenza per soccorrere durante tre mesi i lavoratori informali e disoccupati com 600,00 Reali (che al cambio di oggi 19 aprile, equivalgono a 105,26 €. Al 01/02/2020 il salario minimo mensile era stato fissato in 1.045,00 Reali ndt). Il Governo ha emanato anche una Misura Provvisoria (MP 936) per appoggiare le imprese com lo scopo di evitare la disoccupazione. Non vediamo com serenità, dopo che saranno passati i tre mesi. Il nostro collasso economico è stato semplicemente posticipato, a mio modo di vedere Il Ministro dell’Economia Paulo Guedes ha già sollecitato aiuto economico al Fondo Monetario Internazionale, FMI.
4. Situazione della Chiesa e come sta cambiando la pastorale.
In questo tempo di prova e tempo di isolamento abbiamo bisogno di guadagnar tempo anche per pensare il mondo post-corona virus. È necessario ricreare il mondo, riconfigurare le relazioni economiche, riconfigurare le relazioni commerciali, ripensare il modo di fare politica in favore del Bene Comune. Davanti alla nuova realtà, la Chiesa deve ricrearsi, ricreare la pastorale, ricreare l’evangelizzazione. Per ora, in questo momento, i Mezzi di Comunicazione Sociale, Radio, Canali di TV, Siti internet, Facebook, WhatsApp e altri mezzi mantengono il contatto e il collegamento con la comunità per mezzo delle celebrazioni e Rosari. La partecipazione è impressionante. È tempo di una gestione ecclesiale più decisa. Più organizzazione. Esigenza di maggior sapienza e strategia per salvaguardare alla luce della fede, la missione della Chiesa e la funzione della religione che dobbiamo reinventare

Conseguenze politiche

(Abbiamo saputo della dimissione del Ministro della Salute Luiz Henrique Mandetta per divergenze com il Presidente Jair Bolsonaro sulla lotta al coronavirus)

Per quanto riguarda la questione politica, il Brasile, secondo analisti sociologi e filosofi siamo una Repubblica governata da sette poteri: 1. la prima è l’opinione del Presidente della Repubblica che difende l’apertura e si comporta in senso contrario agli orientamenti scientifici. Accetta soltanto l’isolamento verticale e non orizzontale. 2. la seconda è l’opinione del Vice-Presidente, che a volte diverge anche dal Presidente. 3. la terza versione è quella dei membri del Congresso Nazionale Senatori e Deputati, più propensi ai segmenti dell’OMS. 4. la quarta e altra opinione è quella dei Governatori degli Stati, che ignorano il Presidente della Repubblica, e Sindaci, che governano in maniera molto autonoma. 5. il quinto orientamento viene dal Ministero della Salute, secondo il Ministro Mandetta fino a ieri (17 aprile), che segue il rigore scientifico dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). 6. altra opinione viene dalle favelas attraverso i trafficanti e organizzazioni criminali che agiscono più rapidamente che non il Potere Pubblico. 7. e la settima opinione è quella dei Magistrati Maggiori, i Ministri del Supremo Tribunale Federale, che agiscono in conformità com la Costituzione Federale.
La nostra difficoltà e realizzare il miracolo del Portogallo (storicamente il Brasile è iniziato come Colonia del Portogallo ndt.), che è riuscito a far capire alle persone la necessità di rimanere in casa fin dall’inizio. Altra questione che il Portogallo ha realizzato è stata l’unità politica, cosa che in Brasile la pandemia combina com il “regno pandemonico”. Il nostro eroismo è affidato ai soldati della linea del fronte, i professionali della salute. Poche condizioni per rispondere a questa dura necessità del collasso. Dicono le autorità dell’area che il 21 aprile il Sistema Unico di Salute collasserà, come già avviene in Manaus. Luis Henrique Mandetta, Ministro della Salute, si è comportato in modo molto humano. Ha citato nel suo discorso di dimissione Santa Dulce dei Poveri (religiosa brasiliana che si dedicò all’assistenza ai poveri e bisognosi ndt.). Il Brasile ha riconosciuto il suo lavoro, approvato com il 76%. Il panelaço durante il discorso del Presidente fu intenso.
Quanto al nuovo Ministro, dobbiamo aspettare. Dicono che è molto in sintonia com il Presidente della Repubblica. Le Reti Sociali già lo chiamano di “mostro”. Secondo Vladimir Safatle (Filosofo e professore libero docente dell’Università di San Paolo) nel suo articolo: “Benvenuti allo Stato suicida” (“Bem vindos ao Estado suicidário” ), descrive il Brasile come “lo Stato che fa gestione della morte”. “Il Brasile possiede una struttura necropolitica, che è una gestione delle morti provenienti da una società schiavistica, dove una parte dei soggetti sono considerati cose, non persone, allora, se essi muoiono non c’è lutto, non c’è doloro, non c’è niente… a seconda di chi muore è un numero, non una persona, non è una storia… lo Stato brasiliano sta andando in direzione di una catastrofe”. “Logica suicida… una logica paranoica” secondo il filosofo Vladimir.