Si è costituita ieri ad Asti l’Associazione Progetto Unesco, che fornirà il necessario sostegno alla candidatura per l’iscrizione dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato nella lista dei beni patrimonio dell’umanità.
Alla firma dell’atto sono intervenuti il vicepresidente della Regione, Ugo Cavallera, i presidenti della Province di Alessandria, Paolo Filippi, e Asti, Maria Teresa Armosino, e il vicepresidente della Provincia di Cuneo, Giuseppe Rossetto. Presente anche l’assessore regionale al Bilancio, Giovanna Quaglia.
Presidente è stato nominato Roberto Cerrato, rappresentante della Provincia di Cuneo. Fanno parte del consiglio d’amministrazione gli assessori provinciali Gianfranco Comaschi (Alessandria), e Annalisa Conti (Asti). Il presidente pro-tempore, entro trenta giorni dalla riconoscimento dell’iscrizione, comunicherà a tutti i Comuni rientranti nella cosiddetta “core zone” del progetto di candidatura la possibilità di aderire all’Associazione, assumendo la qualifica di soci fondatori.
Compito dell’associazione sarà di coordinare, monitorare ed avviare le prime azioni di promozione di un sito composto da nove “core zone” poste all’interno di un’area composta da 74 comuni il cui territorio è coltivato con i vitigni autoctoni delle grandi doc e docg per i quali sono stati riscontrati caratteri di eccezionalità anche sotto il profilo della presenza di elementi di storicità e tipicità, oltre che alla piacevolezza della vista e all’elevata qualità del paesaggio. Il progetto, redatto in un dossier di circa mille pagine contenenti le caratteristiche dei territori interessati sarà inviato al Ministero dei Beni e delle Attività culturali per essere poi inoltrato all’Unesco. Se la richiesta verrà accolta, potranno arrivare finanziamenti per migliorare le strutture ricettive e promuovere il turismo.
Durante la costituzione dell’associazione Cavallera ha espresso “un ringraziamento alle Province e ai Comuni interessati che hanno collaborato attivamente insieme alla Regione per la presentazione della candidatura all’attenzione dell’Unesco. Non abbiamo dubbi circa il valore paesaggistico economico e turistico di un territorio meritevole di attenzione e sviluppo, così come proposto dai Comuni e dalle Province da cui è partito l’impegno istituzionale per la realizzazione del nuovo dossier coordinato dalla Regione”.