La Regione sostiene la richiesta che Federcasa Piemonte e delle sette Agenzie territoriali per la casa rivolgono al Governo Monti per rivedere l’applicazione agli alloggi di loro proprietà dell’imposta sugli immobili (IMU), considerata un salasso che rischia di mettere in ginocchio l’edilizia sociale.
La situazione è stata illustrata dal presidente Roberto Cota, dal vicepresidente e assessore all’Edilizia residenziale, Ugo Cavallera, e dal presidente di Federcasa Piemonte, Carlo Sansottera, il 13 gennaio a Torino.
“Le Atc – ha sostenuto Sansottera – si troveranno a pagare più di 20 milioni di euro, di cui 15 soltanto a Torino e provincia. Una cifra considerevolmente ingente, da sottrarre a risorse che andrebbero invece destinate alla manutenzione degli immobili e alla costruzione di nuovi alloggi per rispondere all’emergenza casa, in quanto cresce sempre più il numero di persone che bussano alla porta dei Comuni per chiedere un’abitazione. Le domande ancora in attesa di risposta sono migliaia e di fronte ad un simile salasso, questi alloggi potrebbero non arrivare mai. Non solo. Le Atc piemontesi l’anno scorso hanno speso 13 milioni di euro per la manutenzione del loro patrimonio. Per versare l’IMU sarebbero costrette a tagliare drasticamente queste risorse”.
Oggi il canone medio mensile che una famiglia paga all’Atc è di 85-90 euro, e le tasse che le Atc devono pagare ammontano al 32% dell’incasso. L’introduzione dell’IMU aumenta questa cifra del 14%, impedendo di impostare una politica di seria programmazione.
“Partendo dal fatto che l’imposta sulla prima casa sia una sciagura – ha dichiarato Cota – la Regione ritiene che occorre ottenere dal Governo un provvedimento con cui si ribadisca che a tale tipologia di abitazione si deve applicare l’esenzione dal pagamento dell’IMU. Tre le strade possibili per dare sostegno alla legittima richiesta: la Regione potrebbe farsi promotrice di una proposta legislativa, si può concertare un’azione politica congiunta oppure affidare il compito ai parlamentari piemontesi”.
”Serve un provvedimento urgente – ha puntualizzato Cavallera – per generare risorse per le manutenzioni e le nuove costruzioni ed anche perché i Comuni devono impostare i bilanci. La Conferenza delle Regioni ha predisposto dei documenti in tal senso, ma il Governo non ne ha tenuto conto”.