“Fino ad oggi i furti di trattori erano un fenomeno inusuale, così come le dinamiche di realizzazione dei colpi sono del tutto atipiche. Per questi motivi c’è preoccupazione fra gli imprenditori agricoli dell’Astigiano. Occorre fare prevenzione e modificare in parte le abitudini”. Riassume così il presidente di Coldiretti Asti, Roberto Cabiale, l’incontro avvenuto ieri, mercoledì 3 maggio, con i vertici della Prefettura di Asti. Il Prefetto, dr. Paolo Formicola, con il Capo di Gabinetto, Vice Prefetto Dr. Diego Dalla Verde, hanno accolto la richiesta di Coldiretti, allargando la riunione anche alle altre organizzazioni agricole, per affrontare la problematica della recrudescenza dei furti nelle zone rurali, verificatasi fra la fine del 2016 e i primi mesi del 2017. Fra questi, le aziende agricole si sono viste sottrarre scorte, carburante, prodotti vari e, soprattutto, nel mese scorso, anche una dozzina di mezzi di lavoro agricoli. In alcuni casi attrezzature, in altri motocoltivatori e in almeno in sei circostanze sono stati rubati trattori di dimensioni medio-grandi, provocando un danno molto rilevante agli imprenditori agricoli. “C’è disorientamento fra gli imprenditori agricoli, preoccupati, soprattutto, per le modalità di realizzazione dei furti – ha evidenziato il direttore di Coldiretti Asti, Antonio Ciotta -, avvenuti anche direttamente sul campo coltivato, mentre il proprietario del mezzo era a pochi metri di distanza”. “Per attività a basso valore aggiunto, come quella agricola – ha evidenziato Cabiale – la sottrazione di un trattore, del valore di alcune decine di migliaia di euro, rappresenta un danno molto consistente e, talvolta, si traduce anche nell’impossibilità di rimpiazzare il mezzo e quindi di continuare a lavorare come prima. Infatti, ammesso di aver stipulato una copertura assicurativa, il rimborso di un mezzo sottratto, quindi usato, visti i prezzi dei trattori nuovi, andrà a coprire solamente una piccolissima parte dell’esborso necessario per il rimpiazzo”. Di qui le notevoli difficoltà di chi si è visto portare via il trattore e le forti preoccupazione di tutti gli altri agricoltori. L’attività investigativa, coordinata dal Comando provinciale dei Carabinieri, ha fin da subito intensificato l’attività di controllo e sensibilizzato azioni per prevenire questi crimini. Nel corso dell’incontro i vertici della prefettura hanno sottolineato quest’aspetto. Il caso è già stato trattato nel Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica, ha evidenziato il Prefetto di Asti, e sicuramente sarà uno degli argomenti per il comitato per il “Patto per l’Astigiano Sicuro” che prevede uno specifico protocollo per il controllo di vicinato. Occorre quindi prestare maggiore attenzione, soprattutto per i trattori di grandi dimensioni: “Nessuno avrebbe potuto immaginare – ha rimarcato Ciotta – ladri così spudorati da prelevare mezzi di queste dimensioni, tant’è che molti trattori non hanno neppure un sistema di accensione a prova di furto”. Le indagini non tralasciano nessuna ipotesi, potrebbe trattarsi di furti su commissione, magari per poi rivendere i pezzi di ricambio, così come potrebbe esserci un traffico con paesi stranieri.