Dopo 37 anni l’Asta, Gruppo Sbandieratori del Palio di Asti, tornerà ad esibirsi all’ombra dei templi di Agrigento per la sessantacinquesima edizione della Sagra del Mandorlo in Fiore.
Il “biglietto da visita del Palio e del Comune di Asti” aveva già partecipato nel 1970 a questa storica manifestazione e poi era ritornato nel 1973: trattandosi di una delle più ricche kermesse folcloristiche a livello mondiale (in quell’edizione erano presenti dieci nazioni, dal Congo all’Argentina, dall’Ungheria alla Gran Bretagna), era ed è seguita sempre da molti organizzatori di iniziative simili e la buona prova fornita dall’Asta le procurò le prime importanti trasferte all’estero.
La Sagra  del Mandorlo in Fiore nasce a Naro, a un passo da Agrigento, nel 1934, con lo scopo di promuovere i prodotti tipici locali. L’idea venne al conte Alfonso Gaetani, osservando lo spettacolo che la Valle dei Templi offriva con i suoi mandorli fioriti. La manifestazione viene poi trasferita nel capoluogo di provincia e nel 1954 allarga i suoi orizzonti, estendendo l’invito a  partecipare ai gruppi folcloristici europei: nasce così il Festival Internazionale del Folclore, che nel 1961 si arricchisce della presenza di gruppi di oltre oceano. Nel 1966, nonostante si fosse in piena guerra fredda, tra i partecipanti c’era anche una rappresentanza dell’Unione Sovietica. Dalla sua nascita ad oggi la Sagra ha presentato un programma sempre più ricco di nuovi spettacoli e momenti di cultura, diventando un simbolo dell’aggregazione fra i popoli e riscuotendo sempre più successo in tutto il mondo.
I portacolori astigiani saranno ad Agrigento, dove rappresenteranno l’Italia, dal 17 al 21 febbraio, in compagnia di gruppi folcloristici provenienti da Armenia, Bosnia, Bulgaria, Cipro, Georgia, Malesia, Messico, Perù, Portogallo, Romania, Senegal, Serbia, Spagna, Ucraina e Turchia, impegnati ogni giorno in due spettacoli – uno pomeridiano e l’altro serale – al Palacongressi.
«Siamo felici di tornare dopo tanti anni – commenta Rolando Doglione, direttore generale dell’Asta – ad esibirci alla Sagra del Mandorlo in Fiore, una manifestazione che ci aveva portato fortuna nel 1973 e che sicuramente anche nel 2010 si rivelerà un’ottima “vetrina” per i nostri ragazzi e un palcoscenico importante su cui tenteremo di celebrare nel migliore dei modi l’immagine del Palio, di Asti e del suo territorio. Inoltre Agrigento è una trasferta che tutti i “vecchi” di allora non hanno mai dimenticato per il grande calore che la popolazione ci dimostrò e l’hanno raccontata all’infinito alle nuove leve, per cui i ragazzi sono impazienti di partire».
Nella foto, un’immagine del 1973. In quell’edizione le esibizioni dei gruppi si tennero sotto un enorme tendone del Circo Medrano a causa della pioggia incessante che accompagnò tutta la Sagra. In primo piano il solista dell’epoca, Paolo Raviola: suo figlio Vittorio è tra i convocati per la trasferta di quest’anno. Alle sue spalle, da sinistra: Piero Chiesa, Marco Toso, Aldo Veglia, Mauro Borio, Silvano Gallia, Carlo Novarese, Gianfranco Valenzano, Enrico Grosso, Emilio Gili, i due primi rullanti Agostino Falcone e Sergio Vullo (il terzo era Riccardo Berzano), Martino La Torre, Osvaldo Borio, Franco Falcier, Sergio Carletti, Mario Gerbo e Mauro Chiesa