Nell’asettico ambiente della Rianimazione del Cardinal Massaia sono spuntati da qualche tempo farfalle, stelle marine, gatti, soli sorridenti e fiori esuberanti: se ne stanno appesi al soffitto, in decorazioni pensili che scendono sopra i letti dei degenti.
Sono stati i bambini della 5A della scuola primaria Cagni a realizzarle, dando forma a un’idea della dottoressa Edda Bosco, responsabile della Rianimazione, e della caposala Edna Biase: quegli elementi naturali riprodotti dagli scolari vogliono rappresentare un richiamo alla vita per chi, nei dieci letti della Rianimazione, è impegnato in una difficile quotidianità.
Anche i poster e i vasi di gerani rossi finti, sistemati lungo il bancone dove le funzioni vitali dei pazienti sono costantemente monitorate dai computer, danno un tocco di colore nella grande sala che ospita i degenti (uno spazio aperto con otto letti su cui si affacciano due camere per i casi in isolamento) e che, collocata al piano – 1 dell’ospedale,  è illuminata con luce artificiale.
Molto leggere, le decorazioni aeree sono fatte di carta plastificata, fissate al soffitto con fili di nylon trasparenti. Finora i bambini, seguiti dalle insegnanti Maria Rosa Cipresso, Nicoletta Rebaudengo ed Egle Bordignon, ne hanno realizzate sei: le altre quattro arriveranno tra breve. Ogni paziente, dunque, ne avrà una “dedicata”: stimolo visivo (ma non solo) per chi è costretto a letto in terapia intensiva.
Gli alunni lavorano con creatività, ma con un mandato preciso affidato loro dal personale del reparto diretto dal primario Silvano Cardellino: disegnare oggetti ed elementi naturali colorati che sollecitino il paziente a riconoscerli e collocarli nel vissuto precedente al ricovero. Nulla di astratto, dunque, ma richiami concreti capaci di suscitare emozioni e ricordi nei degenti che si riaffacciano alla vita.