Il sindaco Fabrizio Brignolo e l’assessore ai servizi sociali Piero Vercelli hanno raccolto la proposta della consigliera Angela Motta e si sono recati in Prefettura a chiedere il rispetto della “clausola di salvaguardia”: la nuova norma che consente ai comuni di limitare il numero dei rifugiati ospitati sul proprio territorio. Rassicurazioni dalla Prefettura “La Prefettura ci ha assicurato che il numero di profughi nella Città di Asti non aumenterà più e che, al contrario, incomincerà a scendere gradualmente” spiegano il sindaco e l’assessore a seguito dell’incontro. “Ci è stato promesso che il primo segnale di riduzione arriverà in breve tempo, con un forte ridimensionamento del centro di accoglienza della Croce Rossa di via Foscolo” aggiungono Brignolo e Vercelli. La situazione di Sessant “Anche rispetto alla frazione di Sessant -dichiarano sindaco e assessore- la Prefettura ha manifestato l’impegno a lavorare affinché non aumenti il numero di ospiti attualmente presenti e questo vale anche per le altre zone della città: è vero che a seguito del nuovo bando potranno arrivare delle strutture nuove, ma il piano prevede che non si sovraccarichi nessuna zona, quindi al massimo ci sarà un avvicendamento dei centri di accoglienza e non una loro sommatoria”. Il riconoscimento del lavoro svolto dalla Prefettura Sindaco e assessore riconoscono alla Prefettura di aver fatto un bando che viene indicato come modello a livello nazionale: “proprio sabato scorso ho partecipato a una riunione a Torino, con il presidente nazionale dell’Anci Decaro, con sindaci provenienti da tutta Italia, durante la quale Asti è stata citata come esempio da seguire” dichiara Brignolo. A differenza di cosa avviene altrove, dove vengono realizzati centri di accoglienza con centinaia di persone, qui, anche su proposta dei comuni, è stato posto un limite di cinquanta ospiti: numero che scende fino a un  minimo di quindici per i centri più piccoli. “Riteniamo quindi che sia possibile continuare a collaborare, dimostrando che è possibile accogliere chi ha bisogno, senza creare situazioni di disagio per i nostri concittadini” concludono Brignolo e Vercelli.