“L’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco, rispondendo in Aula a una mia Interrogazione, ha garantito che la Regione Piemonte segue con interesse e preoccupazione la vertenza in corso tra Trenitalia e sindacati relativa all’ipotesi di chiusura degli impianti decentrati, il cui futuro non deve considerarsi già segnato. L’amministrazione regionale è consapevole delle conseguenze occupazionali e delle ricadute negative sull’efficienza del servizio, e, pur non potendo svolgere un ruolo di mediazione nella vertenza, tuttavia ha ricevuto da Trenitalia la garanzia di venire informata tempestivamente di ogni evoluzione della trattativa”: lo dichiara il consigliere regionale Angela Motta (Partito Democratico) che aveva presentato un Question Time, chiedendo alla Regione Piemonte di avviare con urgenza un confronto con l’azienda al fine di riesaminare il progetto di soppressione degli impianti decentrati (sette riservati al personale di bordo e quattro ai conducenti) “nell’interesse dei lavoratori e a garanzia della qualità e della sicurezza dei servizi offerti all’utenza”. Si tratta degli impianti decentrati del personale di bordo (capitreno) di Asti, Bussoleno, Bra, Ceva, Arona, Novi Ligure e Casale e quelle del personale di macchina di Asti, Bussoleno, Novi Ligure e Biella. La chiusura di tali impianti decentrati comporterebbe il trasferimento obbligato di ben 182 lavoratori, di cui 110 destinati alla sede di Torino, ovvero il 20 per cento del personale mobile. Questi trasferimenti, oltre a depauperare di posti di lavoro territori già significativamente provati, causerebbe gravi disagi ai lavoratori stessi (costretti ad affrontare viaggi fino a 70 chilometri dalla residenza), la cui maggior parte è costituita da ultracinquantenni. “Per quanto riguarda la questione delle linee secondarie e della riapertura di alcune linee sospese sul territorio astigiano, a cominciare dalla Asti-Alba – prosegue Angela Motta – l’assessore Balocco ha garantito che l’obiettivo della Regione è quello di conseguire un servizio più efficiente ed aperto ad una pluralità di soggetti. Sono giunte manifestazioni di interesse da parte di operatori diversi da Trenitalia su specifiche tratte regionali ed altre tratte potranno essere inserite nelle gare di bacino per l’affidamento del trasporto pubblico locale su gomma al fine di realizzare una vera integrazione ferro-gomma. Il tutto con la massima attenzione al mantenimento dei posti di lavoro, attraverso la previsione di clausole sociali nel caso di passaggio del servizio da Trenitalia ad un altro operatore”.