La scuola astigiana non è all’altezza dei tempi, oppure la Fondazione Agnelli usa parametri di giudizio discutibili? La domanda emerge da una richiesta di convocazione dell’VIII Commissione Istruzione inviata da Mariangela Cotto, capogruppo di Libertà e Sviluppo in Consiglio provinciale, al presidente Paolo Luzi, dopo la pubblicazione dell’indagine realizzata dalla fondazione torinese, che non dà pagelle lusinghiere ai nostri istituti.
I due licei astigiani e il nicese Pellati – fa notare Cotto – sono in discreta posizione, tra il ventesimo e il trentesimo posto. Poi si scende rapidamente fino al 191° posto del Liceo Linguistico Foscolo”.
In una Provincia che sta pagando a carissimo prezzo la crisi dell’occupazione, aggiunge Cotto, che è componente della Commissione Cultura “pagelle come questa, se rispecchiassero anche in parte la realtà, sarebbero decisamente preoccupanti, visto che coinvolgono direttamente la formazione degli occupati di domani”. La consigliera chiede pertanto una serie di confronti con gli addetti ai lavori, a più livelli, per verificare anche la consistenza delle “fughe di studenti” da centri come San Damiano, Castagnole Lanze e Moncalvo verso gli istituti di Alba e Casale Monferrato.
Lo scopo è  quello di realizzare una sorta di radiografia della scuola astigiana, per individuare eventuali malesseri e correggerli in tempo. “Chiedo – conclude – di verificare innanzitutto i criteri adottati dalla Fondazione Agnelli per realizzare lo studio, poi di confrontare le opinioni di chi si occupa di formazione e istruzione, di verificare dati e indici di motivazione allo studio e di estendere l’indagine alle percentuali di abbandono nelle Medie inferiori e superiori”.