Programmato da tempo, questa mattina, si è tenuto a Canelli l’incontro tra la Direzione dell’Asl AT e il Comune. Con il commissario straordinario dell’Azienda, Valter Galante, sono intervenuti Paolo Marforio e Carlo Marino, rispettivamente direttore sanitario e direttore amministrativo, mentre il sindaco Marco Gabusi era affiancato dall’assessore alla Sanità Francesca Balestrieri. L’incontro si è tenuto alla Casa della Salute, fulcro delle attività sanitarie nella cittadina spumantiera. Due i punti, in particolare, su cui le parti si sono confrontate e accordate: entrambi riguardano terreni ed edifici situati sulla stessa area della Casa della salute. Tra i tre immobili presi in esame c’è anche l’ex ospedale: considerando che, a oggi, gli investimenti di edilizia sanitaria previsti per l’Astigiano riguardano essenzialmente la realizzazione dell’ospedale Valle Belbo, Asl e Comune hanno deciso di valutare insieme l’opportunità di giungere a una nuova definizione d’uso degli edifici. Soluzione da condividere necessariamente con la Regione e con il Consiglio Comunale canellese. Il confronto sulla questione è stato improntato al pragmatismo delle soluzioni fattibili, tenuto conto delle reali disponibilità economiche di Comune e Asl. Le parti si sono anche trovate d’accordo sulla necessità di risistemare il terreno esterno alla Casa della salute e destinato, in prospettiva, a una fruizione pubblica sotto la regia del Comune. In merito alle notizie su un mancato potenziamento del 118 nell’area canellese, l’Asl ha precisato che prima di giungere all’eventuale riprogettazione dell’utilizzo dei mezzi di soccorso occorrerà attendere la conclusione del processo di accorpamento delle Centrali operative sull’intero territorio piemontese. Operazione che si realizzerà nel corso del prossimo anno. Dopo l’incontro a Canelli, la Direzione Asl ha poi svolto un sopralluogo al cantiere del nuovo ospedale di Nizza. I lavori sono in stato di avanzamento e si prevede termineranno nell’estate 2012: il cantiere occupa una ventina di addetti, mentre di recente è salito a quattro il numero di gru impegnate sull’area.