Una messa in memoria di don Igino Saracco

Vent’anni dalla morte di don Igino Saracco, che collaborò anche con Gazzetta d’Asti per molti anni, anche in veste di direttore delle comunicazioni sociali della diocesi. La comunità di Viatosto, dove fu parroco per molto tempo, lo ricorderà lunedì sera alle 21 con una celebrazione eucaristica alla quale sono invitati tutti coloro che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.

Stefano Accornero viene ordinato diacono

E’ la volta dell’ordinazione diaconale del seminarista astigiano, originario di Refrancore, Stefano Accornero. Domenica 17 alle 16 in Cattedrale sarà ordinato da mons. Prastaro per poi entrare in servizio nella parrocchia di San Pietro ad Asti, che domenica scorsa ha salutato don Beppe Steffenino.

Una chiesa che cammina

Uscita la scorsa settimana sul sito diocesano e su quello di Gazzetta d’Asti, ora è allegata in forma cartacea al giornale e disponibile anche a parte. E’ la nuova lettera pastorale del vescovo Marco, intitolata “Una chiesa che cammina”, rinnovata anche nella grafica.

La lettera pastorale, come al solito, è integrata dal calendario pastorale 2023-2024 e da alcune schede bibliche.

Sagre, la coda della discordia

Le code alle  Sagre 2023 lasciano uno strascico in Consiglio Comunale. Lunedì 11 settembre, all’indomani del Festival il consigliere di opposizione Massimo Cerruti (Movimento 5 Stelle) ha vergato un’interpellanza dal titolo indicativo: “Complimenti alle pro loco per il loro eccellente impegno alle sagre. Organizzazione del Comune lacunosa ed errata”.

Tra i fatti sottoposti all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Maurizio Rasero in quanto responsabile dell’organizzazione Cerruti cita: “A seguito della novità introdotta quest’annoriguardo la distribuzione del vino/acqua si sono riscontrate grosse problematiche e lamentele, soprattutto nella serata di maggior afflusso di sabato, laddove per avere anche solo un bicchiere di vino o una bottiglietta di acqua bisognava innanzitutto essere in possesso di un “lasciapassare” ottenibile solo con il consumo di un piatto e poi fare un’ulteriore coda presso i punti di distribuzione che, rispetto al numero degli stand, erano in misura molto minore”; “Per la ragione del punto precedente si sono originate attese di persone anche di 40 minuti con il piatto in mano da consumare che li ha costretti di fatto a consumare il pasto senza bere”; “Continuano a essere carenti protezioni e ripari con la conseguenza che nella calda giornata di domenica con un sole ad oltre 30 gradi la piazza e i tavoli risultavano vuoti e la gente tutta ammassata in piedi sotto le piante invadendo anche gli scaloni al fine di sedersi sui gradini a tal punto da costringere la “security” a dirottare gli accessi alla piazza da altre parti”.

Ciemme di Baldicheri: piccole prove di intesa con i lavoratori in agitazione

Nulla di fatto nell’incontro terminato ieri pomeriggio tra i sindacati e il gruppo Ciemme. I 106 lavoratori del macello di Baldichieri rimarranno ancora fuori dai cancelli dell’azienda. Loro vogliono essere alimentaristi. Il gruppo Ciemme, che ai primi di settembre, aveva rilevato lo stabilimento essendo di natura agricola li vuole inquadrare come agricoltori. Qualche spiraglio si è visto. I nuovi datori di lavoro hanno proposto l’assunzione ad una società esterna modenese che prenderebbe l’appalto e li assumerebbe come alimentaristi. Letizia Capparelli, segretaria generale della Flai Cgil, è chiara: “Dobbiamo uscire dalla logica degli appalti”. Nessuna data di un nuovo incontro tra le parti è stata decisa. Al momento si aspetta un tavolo richiesto all’Inps per capire come devono essere inquadrati i lavoratori: “Chiederemo anche un tavolo alla Regione – dice Capparelli -: il rischio è che il macello sposti la produzione”. Sui lavoratori, in sciopero dai primi di agosto, pende anche un procedimento di licenziamento collettivo.

Il sit-in di Viale per due lavoratrici

Anche l’Apri si schiera a favore di due lavoratrici di Viale. Una è Rsu della Fiom Cgil e l’altra è ipovedente. Fanno parte dell’ufficio amministrativo della Alustrategy, una fonderia di Viale. Da oggi però sono state trasferite in uno studio di un commercialista in via Duchessa Jolanda a Torino. Ieri pomeriggio il presidio davanti ai cancelli dell’Alustrategy.

Focus università

Il dibattito estivo sull’Università di Asti continua allargandosi  alla situazione dell’Università italiana, anche alla luce di due testimonianze.

La mostra

Al Museo Paleontologico sabato sarà esposto per la prima volta al pubblico il capodoglio di Vigliano.