Undicesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2021 spegne 122 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 19 marzo 2021.

Asti ricorda le vittime del covid

Bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio. Anche Asti ha voluto ricordare le vittime del covid in occasione della giornata istituita per commemorare le oltre 100 mila persone uccise in un anno dal coronavirus. I sindaci e i rappresentanti degli altri enti, Provincia in primis, hanno aderito alla proposta di Camera e Senato che hanno voluto fortemente questa giornata “di lutto” nazionale. E proprio mentre il premier Mario Draghi era a Bergamo, città simbolo della pandemia di cui tutti noi ricordiamo le immagini dei camion dell’Esercito colme di salme da portare in altre città, anche nell’Astigiano, alle 11, si è osservato un minuto di silenzio. Un’atmosfera densa di cordoglio e dolore in città e paesi che da lunedì sono entrati in zona rossa. Il repentino aumento dei contagi e l’allargamento della zona rossa già a numerosi comuni delle diverse province piemontesi, infatti, non potevano far sperare in nulla di buono. E così è stato. A partire da lunedì 15 tutta la Regione, insieme a numerose altre dell’Italia, è rientrata in zona rossa e lo rimarrà fino a dopo Pasqua. Una stretta decisa, che va a coinvolgere anche tutte le scuole di ogni ordine e grado. A differenza di novembre, infatti, quando la scelta era stata quella di mantenere in presenza scuole dell’infanzia, primarie e primo anno delle medie, da lunedì tutti gli studenti sono a casa.  Nel dettaglio vi spieghiamo tutte le misure prescritte nel nuovo Dpcm, valide fino al 6 aprile, Pasqua e Pasquetta compresi. Intanto nel pomeriggio di ieri, giovedì, è arrivata la tanto attesa relazione dell’Ema., l’Agenzia europea per i medicinali, sul vaccino AstraZeneca. Dopo il sì dell’Oms anche l’Ema ha stabilito che “i benefici superano i rischi e che il vaccino AstraZeneca è sicuro ed efficace”. “Escludiamo relazioni con i casi di trombosi”, hanno dichiarato. Ora spetterà ai Governi dei paesi che hanno sospeso precauzionalmente l’AstraZeneca correre ai ripari, facendo ripartire la campagna vaccinale.

Muore travolto da una valanga

Gli amici astigiani sono rimasti sconcertati. La scomparsa di  Luca Pandolfi, fuoriclasse del freerider e dello snowboard, travolto da una slavina in Valle d’Aosta è giunta improvvisa mercoledì sera. “Avevo appena accennato a mio figlio delle vacanze estive che vorremmo fare nelle Marche quest’estate a Numana e gli avevo raccontato di questo mio amico, Luca, a cui ne avevo parlato pochi giorni fa e che ci avrebbe portato a fare un giro in barca e a scoprire quelle zone di cui era originario il padre Mario. Poi mezz’ora dopo ho letto su Facebook della sua tragica scomparsa”. Il racconto è di Massimiliano Garbin, dipendente all’Aci in piazza Medici che di Pandolfi era amico d’infanzia: “Insieme abbiamo fatto dall’asilo alla “Lina Borgo” alle medie alla Jona. Abbiamo giocato a calcio prima nel Serravalle e poi nell’Asti. Poi lui aveva fatto le superiori al Giobert ed era diventato geometra, ma era partito quasi subito per la montagna, la sua grande passione per questo senso di libertà che gli apparteneva”. Salice d’Ulzio, Gressoney, Chamonix in Francia alcune delle sue tappe di una vita tra la neve con discese dall’Himalaya alle Ande che gli avevano dato fama mondiale.

San Giuseppe patrono maschio e laico

La Santa Famiglia sembra funzionare al contrario delle altre famiglie. Ci sono voluti secoli per comprendere la dignità dei bambini e ancora oggi, a causa dei femminicidi, non si è ancora recuperata in pieno quella della donna. Invece la Santa Famiglia è stato venerata innanzitutto per il bambino, poi per la donna. Ora, molto lentamente,  si sta recuperando l’uomo, san Giuseppe. Il tentativo di recupero è ora facilitato dall’anno speciale in suo onore che entra nel vivo proprio oggi, solennità del santo. Sarà un recupero molto interessante: san Giuseppe può diventare un riferimento eccezionale perché tiene insieme l’essere maschio e l’essere laico. Padre, ma anche cittadino del suo tempo. Sposo ma anche lavoratore. Custode della sua famiglia ma anche perseguitato dai potenti. Capace di riconoscere un figlio non suo ma anche di giocare un ruolo dietro le quinte. In una società in cui le questioni della famiglia, del lavoro, della cittadinanza e dell’immigrazione sono decisamente cruciali conviene valorizzare nel giusto modo questo discreto patrono e custode.

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