Ventiseiesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2021 spegne 122 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 2 luglio 2021.

Il valzer delle poltrone negli enti pubblici

Un vorticoso giro di valzer di poltrone ha caratterizzato la giornata di mercoledì. Senza soluzioni di continuità ha caratterizzato tre enti pubblici quali l’Asp, la Casa di Riposo Città di Asti e anche l’Asl.

Come annunciato in anteprima dalla Gazzetta d’Asti nel numero scorso, Fabrizio Imerito è il nuovo presidente dell’Asp su nomina del sindaco Rasero. Ma è cambiato anche l’amministratore delegato: dopo 10 anni Paolo Golzio lascia l’incarico e al suo posto arriverà Giovanni Cagliero del gruppo Iren. Originario di Castelnuovo Don Bosco, ha tra i suoi avi anche un cardinale. La presentazione ufficiale del nuovo cda avverrà il prossimo mercoledì.

L’Asl ha comunicato invece il nome del nuovo direttore del distretto sanitario: si tratta di Elena Tamietti che prende il posto di Antonio Parisi.

Sarà, con ogni probabilità Mario Pasino invece il nuovo commissario straordinario della Casa di Riposo Maina Città di Asti. 

Questo è il nome che il sindaco di Asti Maurizio Rasero ha scelto tra i nove “curricula” pervenuti alla scadenza del 28 giugno e che ha proposto alla Giunta Regionale con la disposizione nr. 11 del 29 giugno. Si aspetta ora l’ufficialità da Palazzo Lascaris che dovrebbe arrivare a giorni, se non a ore. Alessandrino di nascita ma profondo conoscitore dell’Astigiano, la madre era originaria di San Damiano. Classe 1944, dirigente della sanità pubblica ora in pensione, con un passato importante da commissario dell’Asl di Alessandria e da Direttore Generale dell’Asl di Novi Ligure. Andrà a sostituire il dimissionario Carlo Camisola.

In conferenza stampa come al villaggio vacanze

A metà strada tra una seduta di terapia motivazionale e uno spettacolo di villaggio vacanze, la conferenza stampa di presentazione del “Magico paese di Natale” non ha mancato di stupire i presenti che si sono lasciati coinvolgere dai presentatori, andando a scavare in se stessi alla ricerca dell’entusiasmo perduto, sepolto tra settimane di lockdown e cancellato da chili di gel igienizzante.

Il clima da villaggio vacanze, in ogni caso, era molto più adatto, considerata la stagione in cui ci troviamo, ben lontana dall’idea di cioccolata calda, elfi, alberi di Natale e biscotti allo zenzero in cui invece avrebbe dovuto proiettare la presentazione dei mercatini di Asti, gemellata con Govone. Ma l’obiettivo era proprio questo: riattivare l’entusiasmo e la passione per essere pronti e scattanti a dicembre, quando corso Alfieri verrà invaso da duecento banchetti.

Ecco quindi il primo esercizio di visualizzazione: a occhi chiusi, siamo stati invitati a pensare ai nostri obiettivi, immaginare il futuro roseo che meritiamo, per poi iniziare a corrergli incontro. E non in senso figurato. Ginocchia alte, braccia ben slanciate avanti e indietro, tutta la platea, compresi amministratori e rappresentanti istituzionali, si è cimentata in una corsa sul posto “verso l’infinito e oltre”. Ma non è finita qui. Dopo la presentazione del progetto, prima di tornare alla vita di tutti i giorni, un nuovo esercizio “scaccia-pensieri-negativi”, sempre attraverso visualizzazione, in questo caso, dei momenti felici, ma anche di quelli tristi e sofferti, attribuendo a ognuno di essi un colore.

“Tentativi” di sfilata del Palio tra corteo ridotto e assembramenti

Il mondo del Palio riparte attraverso una serie di incontri per programmare la corsa di settembre. Mercoledì si è riunita la Commissione artistica presieduta da Giovanni Binello di Viatosto per avanzare proposte per il corteo che dovrà il più possibile essere all’altezza della tradizione. 

Tra le ipotesi, quella di un corteo in notturna o una sfilata ristretta al solo catino, ma solo se la Prefettura dovesse non transigere sui possibili assembramenti. Ci si potrà accordare sul numero di sfilanti e sulla presenza di animali di grossa taglia. Altra proposta riguarda i temi storici: l’idea è quella di uniformare, riconducendoli a uno unico, da declinare ognuno a proprio modo.

Spiega il rettore di San Secondo Gianluca Assandri. “Dopo le pestilenze, nel Medioevo, le contrade sono ripartite grazie alle famiglie più nobili. La proposta è quella di basarsi sull’idea di rinascita dopo un periodo buio. Ognuno potrebbe costruire il proprio corteo intorno alle figure nobiliari”.

Altra proposta per salvaguardare la presenza di pubblico, è quella di dare una mano alle forze dell’ordine a rispettare i distanziamenti lungo il percorso. 

E’ possibile comunque che se, come pare, non ci saranno animali nel corteo, potrebbero non esserci le transenne.

“Più che gli spettatori forse la problematica maggiore potrebbe riguardare l’assembramento alla partenza della sfilata che comunque sarà contigentata anche sul numero degli sfilanti”, aggiunge Assandri.

Ora tutto andrà al vaglio del Collegio dei Rettori, del Comune e della Prefettura. Ma anche la decisione del Governo se prorogare o meno la stato di emergenza oltre il 31 luglio potrebbe influire sulle dinamica dello storico corteo.

Ddl Zan

La discussione è ancora calda sul Ddl Zan. Affrontiamo la questione a 360°, analizzando  il disegno e chiedendo opinioni alla politica astigiana, ma anche alla nostra Chiesa.

Ex maternità

Nuova vita per l’ex Maternità? Pare di sì visto che l’Asl At ha presentato un piano per il recupero della struttura di via Duca d’Aosta vuota dal 2005.

Allo stadio si boxa

Un ring a cielo aperto allo stadio “Censin Bosia” per il campionato italiano dei pesi medi. Stasera intorno alle 23 Etinosa Oliha, pugile astigiano in forza alla Skull Boxe, difenderà la cintura tricolore dei pesi medi contro il pugliese Francesco Lezzi. La riunione pugilistica comincerà alle 19 e prevede sei incontri. Nella foto le operazioni del peso che si sono svolte ieri.