Trentaduesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2021 spegne 122 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 27 agosto 2021.

Trenta afghani alla Casa del Pellegrino

Sono arrivati nella sera di martedì alla Casa del Pellegrino di Villanova i 62 profughi afghani scappati da Kabul. Si tratta di famiglie, con minori tra cui alcune donne incinte, atterrate all’aeroporto di Fiumicino e poi portate ad Alessandria dove sono state smistate nel nostro territorio. A Villanova appunto dove ad attendere i profughi c’erano vertici della prefettura, Asl At, protezione civile e Croce Rossa. Già a Roma erano stati tutti sottoposti a tampone (risultato negativo per tutti) e in questi giorni a chi è rimasto ne verrà fatto un altro. Già perché già la mattina successiva 32 profughi sono stati trasferiti dall’Asl di Asti (con la quale la Casa del Pellegrino e la Diocesi hanno una convenzione per l’accoglienza legata al covid, convenzione stipulata anche con l’Asl To5 ndr) in una struttura di Borgo San Dalmazzo.
Ora le camere occupate da questo gruppo verranno sanificate e sistemate in attesa dell’arrivo di altri eventuali ospiti, non solo profughi come in questo caso, ma anche persone che devono rispettare l’isolamento fiduciario o che sono stati dimessi da ospedali ma non possono ancora rientrare in casa. Come sta succedendo da due anni a questa parte, dall’inizio, cioè, della pandemia.
I profughi afghani infatti sono ospiti alla Casa del Pellegrino proprio per rispettare “la quarantena”, che sarà di una decina di giorni, come prevedono le normative per le persone che arrivano da alcuni Paesi.
Intanto il sindaco Maurizio Rasero martedì ha accolto in municipio i 19 cittadini afghani residenti in città. “Dalla chiacchierata è emersa la forte preoccupazione per la grave situazione del loro Paese, i loro parenti sono costretti a stare chiusi nelle cantine per paura di ritorsioni e uno di loro ha raccontato che da alcuni giorni la sua bimba di 10 anni non si trova più”, hanno spiegato dal Comune. Hanno chiesto al sindaco se è possibile aiutarli con la burocrazia e i permessi per cercare di portare ad Asti i parenti che arrivano in Italia e si sono dichiarati disponibili ad accogliere tra i rifugiati qualcuno che già conoscono; i loro referenti si sono già attivati con la prefettura per capire l’iter da seguire.

Ma Caritas e Migrantes sono chiesa vera e propria



Caritas e Migrantes ancora in prima fila per fronteggiare l’emergenza profughi dall’Afghanistan. Ma anche la Diocesi, attraverso la convenzione per l’utilizzo della Casa del Pellegrino di VIllanova, fa la sua parte. Non sono soggetti in alternativa: Caritas, Migrantes e Diocesi sono tre delle varie espressioni della Chiesa, che porta avanti la sua missione di umanizzazione del mondo e di annuncio del Vangelo con tutti gli strumenti a disposizione. Non è facile capirlo. E’ più semplice considerare Caritas e Migrantes come due associazioni qualunque, omologandole ad altre associazioni di volontariato. Salvo poi paradossalmente chiedersi che cosa fa la Chiesa per…l’epidemia, l’emergenza profughi e così via.
Ma anche all’interno della Chiesa succede la stessa cosa. A loro sono spesso sono delegate le pubbliche relazioni con il mondo. Come se la chiesa fosse fuori dal mondo.

Comunità Viva

Anticipazioni della nuova lettera pastorale del Vescovo “Una chiesa che annuncia il Vangelo”.

Pagina famiglia

Bonus Tv, come funziona. La nuova legge sul gioco d’azzardo. I dati sul desiderio di metter su famiglia nei giovani.

Non vogliamo smettere di crederci

Dodici rettori hanno scritto una lettera al sindaco Maurizio Rasero chiedendogli di “buttare il cuore oltre l’ostacolo”. Ovviamente al centro della questione c’è il Palio 2021, prima fissato per il 5 settembre, poi annullato a inizio mese.
Una provocazione, forse, o forse no quella sottoscritta da San Paolo, San Secondo,  Santa Caterina, Don Bosco,  San Marzanotto, San Lazzaro, San Pietro, Tanaro, Torretta, Viatosto e dai comuni di Baldichieri e San Damiano.
“Più volte, l’anno passato ci hai detto di essere fiduciosi e che avresti potuto organizzare il Palio da una settimana all’altra, se solo noi te lo avessimo chiesto – hanno scritto -. Consci di aver perso l’occasione nel 2020 e memori delle tue parole, non vogliamo lasciare nulla di intentato perché la città non debba essere privata del suo Palio e di tutto quello che ne comporta. Vorremmo dimostrare che grazie al green pass i grandi eventi possono svolgersi e tornare al loro splendore come già altri Comuni italiani hanno fatto”.
La richiesta è quindi “a uno sforzo  di troncare ogni indugio, di metterci il cuore e la determinazione di cui sei capace, di rispondere in maniera straordinaria a questa nostra richiesta allestendo Piazza Alfieri, cuore della nostra città, per il Palio straordinario 2021 domenica 12 settembre od in eventuale altra data corrente”.
Il fatto che la lettera non sia firmata da tutti i rettori del Palio potrebbe fare pensare a una spaccatura all’interno di questo mondo, ma forse è solo una supposizione. Quello che è certo è che i firmatari ci sperano: “Noi non vogliamo smettere di crederci”.

AstiTeatro: e sono 43

E’ iniziata mercoledì la 43 a edizione di AstiTeatro, che si concluderà martedì 31 agosto. Tutto in sicurezza e spettacoli che spaziano dalle prime nazionali, a quelli per famiglie, coniugando spesso la musica al teatro musicali. Asti si conferma nella sua vocazione al teatro.