Quarantasettesimo numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2020 spegne 121 candeline. Ecco i principali argomenti della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 11 dicembre 2020.

Presidente Conte, non chiuda i paesi

Il Piemonte non si arrende al Dpcm emanato dal presidente del Consiglio Antonio Conte entrato in vigore giovedì scorso che prevede misure stringenti in vista delle vacanze natalizie e in particolare proprio per i giorni di Natale, Santo Stefano e San Silvestro.

Con una lettera inviata il 7 dicembre, firmata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dal vice presidente Fabio Carosso, unitamente alle associazioni degli enti locali Uncem, Anpi, Anci, Ali e Upi presieduto da Paolo Lanfranco, presidente della Provincia di Asti, si procede con la richiesta di modifica del decreto legge 158 del 2 dicembre scorso e, di conseguenza, del Dpcm entrato in vigore il 3 dicembre.

In particolare si richiede di individuare regole maggiormente corrispondenti e adeguate al territorio locale, in modo da dare la possibilità alle persone di ricongiungersi con i propri famigliari residenti in comuni differenti del territorio il 25 e il 26 dicembre.

Paolo Rossi e la curiosa omonimia

Paolo Rossi, l’eroe del mondiale di Spagna ‘82, scomparso giovedì mattina, condivideva con milioni di italiani il cognome più diffuso e comune, come lo Smith per gli americani. C’era, notissimo, anche il Signor Rossi protagonista del cartone animato di Bruno Bozzetto. Come popolarità però il Paolo Rossi calciatore superò tutti, entrando di diritto nell’immaginario collettivo, grazie alla tripletta segnata al Brasile e ai sei gol che l’avevano decretato capocannoniere del Mundial spagnola, con la conseguente conquista del Pallone d’Oro, il premio più prestigioso per un giocatore. Nonostante avesse eliminato il Brasile più forte di sempre, secondo forse solo a quello di Mexico ‘70 capitanato da Pelè, i brasiliani ammiravano devotamente il nostro Pablito e ne portavano un grande rispetto. Dimostrazione di questo fu 8 anni dopo un episodio molto divertente accaduto allo stadio di Asti. In Italia si stavano vivendo le “notti magiche” del nostro mondiale casalingo e l’Hasta hotel ospitava il ritiro dei verdeoro.

Lo sciopero controverso dei dipendenti pubblici

“Questo sciopero non s’ha da fare”, avrebbero detto i bravi manzoniani, magari su mandato del nostro Don Rodrigo, cioè il ministro della Funzione Pubblica Fabiana Dadone, oppure le poche sigle sindacali contrarie, piuttosto che i pochi cittadini ingannati da stereotipi di vecchia data. Quindi, mercoledì, come nella migliore tradizione manzoniana che vede convolare a giuste nozze Renzo e Lucia nonostante i bravi, lo sciopero si è fatto. Con tanto di presidio sotto la Prefettura di Asti: “L’adesione non può e non deve essere alta – spiega Luca Quagliotti, segretario generale della Cgil di Asti – esiste da trent’anni una legge, peraltro voluta anche dai sindacati, che impone la possibilità di comandare i dipendenti pubblici alla copertura dei servizi essenziali e in questo periodo, tra malattie e servizi essenziali, i conti sono presto fatti”.

Non si copre un buco ma si guarda oltre

Il vescovo ha annunciato una serie di trasferimenti di sacerdoti per sostituire don Carlo Pertusati che ha avviato la procedura per le dimissioni dallo stato clericale. Dunque non solo un tappo ad una falla che si è aperta, ma un passo decisivo  verso una redistribuzione complessiva dei sacerdoti sul territorio della diocesi. Chiavi di volta: un sacerdote nuovo a S. Damiano per aprire al futuro di un’unica parrocchia e un sacerdote di lungo corso per affrontare la situazione in Valtriversa. Ma c’è anche il cambiamento di assistente per l’Unione Chierichetti.

Focus

Come saranno queste feste di Natale? Come vivono questo momento i commercianti? Come verrà riorganizzato il mercato cittadino nelle prossime due settimane? Questo e molto altro nel focus dedicato al commercio, in vista del probabile (e da molti sperato) passaggio del Piemonte a zona gialla.

San Giuseppe

Il papa ha annunciato un anno speciale dedicato a San Giuseppe che si concluderà l’8 dicembre 2021